PALERMO. L’ex direttore generale dell’Asp di Palermo, Salvatore Iacolino, assieme ad altri sette ex dirigenti dell’azienda sanitaria - Francesco Giosuè, Vincenzo Barone, Placido Bellavista, Francesco Paolo Leone, Giovan Battista Mineo, Antonino Lucca e Vincenzo Lo Medico - erano tutti finiti sotto inchiesta per abuso d’ufficio, in relazione ad alcune presunte irregolarità nell’assegnazione dell’appalto milionario legato alla realizzazione della Residenza sanitaria assistita (Rsa) di Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo.
Adesso - dopo la seconda richiesta di archiviazione da parte della stessa Procura del capoluogo - il giudice per le indagini preliminari Angela Gerardi ha deciso di chiudere definitivamente il fascicolo. Assieme ai vertici dell’Asp erano stati indagati anche alcuni imprenditori, anch’essi adesso archiviati.
L’indagine penale nasceva da un procedimento avviato dalla Corte dei Conti contro gli ex dirigenti pubblici, accusati di aver provocato un presunto danno erariale di circa un milione e duecentomila euro. Anche in questo caso, gli imputati vennero scagionati qualche anno fa.
Contestualmente, però, gli atti erano stati trasmessi alla Procura di Palermo per verificare la sussistenza di eventuali profili penali. Così, nel 2013, erano stati iscritti nel registro degli indagati gli ex vertici dell’Asp 6 per abuso d’ufficio ed anche diversi imprenditori, ai quali erano stati affidati i lavori di sistemazione della struttura di Piana degli Albanesi. Al termine delle indagini, il pm aveva già chiesto una prima volta l’archiviazione, ma il gip aveva deciso di disporre ulteriori approfondimenti. Al termine di questi ultimi, l’accusa ha presentato una nuova richiesta di archiviazione che ora è stata accolta.
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