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Provincia di Palermo tra i rifiuti: non si fermano gli incendi

Roghi di cassonetti pieni da Carini a Termini Imerese dopo lo stop alla raccolta

PALERMO. È drammatica la situazione dei rifiuti in provincia di Palermo. In alcuni centri ci sono per strada diverse tonnellate di spazzatura ammassate a cui i residenti hanno dato fuoco. È successo a Carini in via Magellano e in via Enrico Toti. Fiamme anche lungo le strade che costeggiano l’autostrada Palermo Mazara del Vallo. Incendi anche a Villabate in via Tenente Morici e a Termini Imerese. Fiamme anche a Palermo allo Zen in via Costante Girardengo.

Già ieri erano tornati i roghi di cassonetti. I cumuli di immondizia sono stati incendiati lungo la statale 113 nella zona commerciale e industriale di Carini e nel tratto di strada che costeggia il mare ormai trasformato in lunga discarica a cielo aperto. Altri incendi sono divampati anche al confine con Cinisi. I pompieri sono stati impegnati pure nella zona di Termini Imerese, nell’area industriale, e nella zona di Trabia. Alla fine del turno erano una trentina i roghi spenti. I rifiuti bruciati sono l'effetto dello stop alla raccolta che era stata decisa a fine anno. In pochi giorni sulle strade si sono accumulate diverse tonnellate di spazzatura attorno ai cassonetti. Per il Comune di Termini la situazione è molto grave. Ci sono decine e decine di tonnellate in strada ancora da raccogliere. “La causa? – si legge in una nota del sindaco Totò Burrafato - Un'ordinanza della Regione siciliana, adottata proprio all'antivigilia di Capodanno, che ha sospeso - temporaneamente - il conferimento dei rifiuti per il periodo compreso dal 31 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 anche nella discarica di contrada Volpe in territorio di Catania gestita dalla Sicula Trasporti. La chiusura della discarica ha determinato a Termini Iuna vera e propria emergenza che ha portato l’amministrazione a emettere - a sua volta - un’ordinanza per invitare i cittadini a tenere a casa i rifiuti per qualche giorno, al fine di non creare intasamenti nei punti di conferimento tali da determinare problemi sanitari per la popolazione”.

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