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Viadotto Scorciavacche, l'impresa: colpa di un cedimento del terreno

Nota della "Bolognetta scpa", che cura i lavori di ammodernamento della strada statale: "In atto non c'è nessun crollo di viadotti"

PALERMO. "Si tratta di un cedimento del rilevato stradale verificatosi in prossimità del nuovo viadotto Scorciavacche2, senza interessare quest'ultima opera recentemente realizzata". E' quanto si legge in una nota del contraente generale "Bolognetta scpa", che cura i lavori di ammodernamento della strada statale: "In atto non c'è nessun crollo di viadotti".

"Nella nuova viabilità di cantiere, aperta al traffico il 23 dicembre 2014, si è verificato - si legge ancora - un cedimento del corpo stradale in rilevato, per una tratta di circa 40-50 m, che ha indotto il contraente generale a riportare, il 29 dicembre, il traffico sulla provinciale 55, anch'essa attualmente strada di cantiere e oggetto di lavori in corso di esecuzione. Sia la viabilità della statale 121 su cui era stato deviato il traffico che la provinciale 55 su cui attualmente transitano i veicoli sono aree di cantiere interessate da attività di esecuzione di lavori sottoposte a fasizzazioni e deviazioni per consentire lo svolgimento di tutte le attività lavorative in presenza della continua circolazione dei veicoli sulla tratta Palermo-Agrigento".

 

Secondo l'impresa "il cedimento della sovrastruttura stradale è riconducibile a un cedimento del terreno di fondazione del corpo stradale con innesco di uno scivolamento verso valle di parte del rilevato, si tratta quindi di movimento di roto-traslazione. Nessuno dei fenomeni - cedimento in fondazione e scivolamento verso valle - interessa le nuove opere d'arte costituite dai viadotti Scorciavacche1 e Scorciavacche2. Assolutamente errata la notizia, pertanto, del crollo di viadotti, che si ribadisce, non sono interessati dai fenomeni di natura geotecnica che si sono evidenziati, invece, in una limitata tratta del rilevato stradale".

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