Palermo

Mercoledì 08 Maggio 2024

«Troppe promesse e pochi fatti, a Brancaccio serve solo il lavoro»

«A Brancaccio manca il lavoro. Molti rappresentanti delle istituzioni sono passati da qui promettendo qualcosa, ma nulla si è concretizzato». Il parroco della chiesa di san Gaetano, don Maurizio Francoforte, ogni giorno si confronta con le necessità di chi bussa alle porte della parrocchia per chiedere lavoro o alimenti. «Ma non sempre è possibile garantire un aiuto. Noi andiamo avanti grazie alla provvidenza, le richieste, però, sono tante». Quali sono le principali esigenze di chi vive a Brancaccio? «Adesso la prima necessità è quella del lavoro che manca totalmente a Brancaccio. È un quartiere di periferia, è un quartiere dove l’economia è strozzata da diverse realtà. Presumo che ci sia pure quella dell’estorsione anche se al momento è la meno imperante. C’è il fatto che il territorio, a causa dei lavori per i sottopassaggi e per la linea tramviaria, è stato escluso dal passaggio di auto e dai flussi economici. Così quei pochi negozi che c’erano si vanno spegnendo per questo motivo o per la crisi. In questa realtà si sono moltiplicate le famiglie che vivono il disagio economico. E ne risente anche la parrocchia, perché vive della provvidenza che arriva attraverso le persone. Quindi, possiamo rispondere in maniera meno forte alle esigenze delle famiglie in difficoltà. » Che cosa viene chiesto alla parrocchia? «Si va dagli alimenti agli indumenti per i neonati e per i bambini. Poi, la richiesta maggiore resta quella del lavoro. Ma mentre prima le parrocchie riuscivano a realizzare l’incontro tra chi, ad esempio, aveva bisogno di aiuto per le pulizie domestiche o di badanti e chi richiedeva lavoro adesso anche questo è diventato sempre più difficile da fare. Perché c’è sempre meno richiesta e perché adesso le pensioni servono sempre più a mantenere i familiari che alle esigenze delle persone anziane». L'INTERVISTA INTEGRALE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA  

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