PALERMO. Continua la stagione delle proteste studentesche a Palermo. Dopo il liceo classico Garibaldi, è stato occupato anche il liceo scientifico Basile di via San Ciro. Una scelta, quella degli studenti di Brancaccio, maturata dopo il corteo di venerdì scorso «#Blocchiamotuttoday». «Volevamo dare un segnale forte – affermano gli occupanti –, siamo contro la Buona Scuola del governo Renzi perché temiamo che non migliori le situazioni che quotidianamente viviamo nelle nostre strutture, sempre più fatiscenti».
Gli studenti, che hanno trascorso la notte nelle aule, nella giornata di ieri hanno incontrato il preside Angelo Di Vita per raccontare le loro ragioni. «Credo che l’occupazione sia sempre una scelta sbagliata – afferma il preside –, ci sono tanti modi per esprimere il proprio dissenso. Ho chiesto ai ragazzi di non fare entrare nessun estraneo nell’istituto perché sono sicuro dei miei ragazzi, che sono tutti molto seri, mentre quelli che arrivano da fuori causano sempre danni. E i pochi soldi che abbiamo potrebbero essere impiegati per potenziare i servizi, invece che per rimediare ai danni».
I ragazzi del Garibaldi, che presidiano la succursale del liceo in via Arimondi ormai da tre giorni, organizzano e partecipano ad attività culturali proprio per fare di questi giorni di protesta un’occasione di crescita. «Incontreremo gli attivisti di No Muos e prenderemo parte a seminari sui temi dell’omofobia, omicidi di stato e politica attuale, parlando delle prospettive del mondo della scuola – afferma un occupante –. Inoltre, abbiamo organizzato corsi artistici, teatrali e musicali tenuti da noi studenti».
Intanto si respira «aria di protesta» in tutti gli istituti superiori di Palermo e provincia.
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