PALERMO. Nella prima settimana di raccolta di rifiuti ingombranti in città da parte della Rap sono state coinvolte 195 utenze, tredici le squadre in azione per quindici interventi a testa. Intanto pronti i capitolati per celebrazione delle nuove gare per l’acquisto di duemila nuovi cassonetti e ottomila ruote.
Ma il bilancio della prima settimana raccolta di rifiuti ingombranti porta a porta a Palermo non è positivo: “Il servizio è attivo e funzionante – ha spiegato a Ditelo a Rgs il presidente di Rap, Sergio Marino – ma la gente ci chiama poco e gli abbandoni di mobili per strada sono ancora molti”.
A Messina, invece, partito dal primo ottobre il progetto che prevede l’uscita delle squadre giornalmente per la raccolta degli ingombranti. Il servizio a chiamata non ha funzionato.
E la situazione rifiuti non è migliore nel resto Sicilia. In cinque Comuni dell’Agrigentino, ad esempio, si fermeranno, venerdì, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
La spazzatura rimarrà nei cassonetti a Palma di Montechiaro, Ravanusa, Campobello di Licata, Naro e Camastra e nei cinque centri, tutti ricadenti nell’autorità territoriale d’ambito Ag3, i disagi non mancheranno di certo per i residenti. Lo stop alla raccolta, per 24 ore, è stato deciso dalla segreteria provinciale della Cgil funzione pubblica, guidata da Alfonso Buscemi, e reso noto ieri da Vincenzo Iacono. Ma lo sciopero riguarda anche gli operatori ecologici in servizio presso l’ambito territoriale ottimale Ag1.
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