PALERMO. Sorry. Ma il trenino rosso per il tour turistico sa da dove parte?». Erano spaesati e confusi tre turisti inglesi, due donne e un uomo, in piazza Castelnuovo, che volevano fare un tour in città. Erano le 13 e 30. «Guardi, c’è un ufficio turistico lì in quello splendido chiosco. Lì le daranno tutte le informazioni». «Sorry – risponde una delle donne – But it’s closed». Chiuso? E così si scopre che i centri d’informazione turistica, in sigla Cit, di pomeriggio sono quasi sempre chiusi. Solo 13 dei 60 operatori turistici, tutti con contratto a tempo indeterminato (ex lsu stabilizzati nel 2009) part-time, hanno dato la propria disponibilità a lavorare di pomeriggio. La conseguenza è che solo due centri restano aperti: quello nei pressi del Teatro Politeama e quello di piazza Bellini. Sia chiaro, all’ora di pranzo si chiude. E in questo momento i turisti sono in balia di se stessi, senza nessuna guida. Eppure sul sito del Comune di Palermo una nota chiarisce che i centri di informazione turistica, sono centri di accoglienza e informazione sia per i turisti in visita a Palermo, che per i cittadini alla scoperta della propria città. Il personale dei Cit è formato da operatori qualificati che sono in grado di parlare in tutte le lingue europee (inglese, francese, spagnolo e tedesco). In questi uffici vengono fornite cartine, mappe, dépliants, brochures e informazioni su tutti i siti di interesse turistico e culturale. I dipendenti dovrebbero poi proporre itinerari turistici secondo le esigenze del visitatore e fornire indicazioni sulla programmazione degli eventi della città. ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA