Palermo

Venerdì 03 Maggio 2024

Mafia ed estorsione, ridotte in Appello condanne ai clan

PALERMO. La corte d'appello di Palermo ha ridotto alcune condanne inflitte in primo grado nei confronti di sette persone imputate di mafia ed estorsione. Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Alla sbarra c'erano alcuni dei vertici dei clan di Porta Nuova, Bagheria, Borgo Vecchio e Palermo Centro. Il boss Tommaso Di Giovanni, che in primo grado aveva avuto 16 anni, è stato condannato a 12 anni; Calogero Lo Presti (14 anni in primo grado) ha avuto 11 anni e quattro mesi; Nicolò Milano (otto anni) è stato condannato a sei anni. Per Francesco Paolo Putano è stata rideterminata la pena con il meccanismo della continuazione e quindi dovrà scontare 12 anni (8 per i reati di questo processo e quattro per una precedente sentenza). Antonio Zarcone, che da qualche settimana collabora con i pm di Palermo, ha avuto sei anni (12 in primo grado), mentre Gabriele Buccheri è passato da 10 anni a 8 anni. Infine, otto anni e otto mesi sono stati inflitti a Gaspare Parisi (14 in primo grado).

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