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Canile di Palermo, ancora emergenza: cuccioli anche dentro i furgoni

In attesa dei lavori di ristrutturazione, servono fondi per il trasferimento in altre strutture. Ma intanto i nuovi ingressi continuano

PALERMO. L'ex mattatoio e una parte del canile municipale di via Tiro a Segno saranno svuotati entro la fine dell'anno. Circa trecento cani andranno nei rifugi di Isnello e di Casteldaccia, gli unici che la scorsa settimana hanno risposto al bando del Comune per fronteggiare l'emergenza sovraffollamento. La decisione è stata presa nel corso di una riunione che ha visto attorno al tavolo tra gli altri l'assessore al Verde Francesco Maria Raimondo; il dirigente del servizio Igiene e sanità, Maurizio Pedicone e il dirigente responsabile del servizio veterinario del canile, Francesco Francaviglia.

«Al momento c'è una situazione di sovraffollamento - afferma Pedicone - Noi stiamo facendo il possibile per accogliere e accudire tutti i cani. Non possiamo lasciarli per strada, per questo ci prendiamo la responsabilità oltre le nostre competenze, di prendere cani pur di salvarli dalla strada. Attendiamo i finanziamenti dell'amministrazione comunale e il risultato delle ispezioni nei tre canili prima di affidare l'appalto». Da più di un anno, il Comune spende già 3.80 euro per mantenere giornalmente ciascuno dei circa duecento cani ospitati tra San Prospero e altri rifugi della Sicilia. Un'operazione fatta per consentire lo svuotamento di via Tiro a Segno al fine di dare il via ai lavori che dovrebbero trasformare la struttura in un presidio sanitario.

Lavori già assegnati a una ditta appaltatrice, prima che la struttura fosse completamente svuotata, e quindi mai ancora affidati per via dei continui ingressi di cani. Mancano i controlli sul territorio secondo le associazioni. Per svuotare il canile occorrono 1.3 milioni di euro, più altri 1.5 milioni di euro (somme regionali ed europee) per l'avvio dei lavori all'interno della struttura.

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