Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, sparatoria in via Cavour: ferito un ex carabiniere

PALERMO. Stava uscendo dalla sala Bingo Cesar Palace Luxory in via Cavour a Palermo. Era in compagnia di una donna e si stava dirigendo verso la vettura. Due uomini armati di pistola lo hanno bloccato e gli volevano portare via il borsello con i soldi e le carte di credito. Lui avrebbe reagito e i rapinatori gli hanno esploso tre colpi di pistola. Mariano Ferro 46 anni carabiniere in congedo che si era aperto un negozio di informatica si è accasciato. I colpi lo hanno raggiunto al torace, al braccio e alla coscia. Il 118 lo ha portato all'ospedale Civico. È in sala operatoria. Le indagini sono condotte dagli agenti della squadra mobile della questura di Palermo. Sull'episodio indaga la polizia. L'uomo è stato colpito all'addome, ad una spalla e all'anca. A fare fuoco sarebbero state due persone, probabilmente incappucciate. Ancora poco chiari i motivi dell'agguato. Ferro, carabiniere in congedo che da un anno e mezzo da quando insieme alla moglie ha aperto un negozio di informatica a San Lorenzo, è stato avvicinato da due uomini incappucciati. Gli hanno urlato di consegnare il borsello. Dentro c'erano contanti e carte di credito. Lui lo avrebbe consegnato. A questo punto i rapinatori hanno fatto fuoco. Un comportamento anomalo per chi voleva solo mettere a segno una rapina. Hanno esploso alcuni colpi di pistola calibro 7,65. Tre colpi l'hanno raggiunto al torace, alla gamba, e alla spalla. La donna che si trovava con lui ha dato l'allarme. Sono arrivati i sanitari del 118 e gli agenti della squadra mobile. L'ex carabinieri è stato ricoverato all'ospedale Civico e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. I poliziotti hanno acquisito i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza. Le immagini avrebbero ripreso l'aggressione e il tentato omicidio. Ferro è in congedo dai carabinieri del reparto speciale di vigilanza al tribunale dal 2013. La famiglia abita allo Zen. L'uomo ha due figli uno di 13 e una bimba di 4 anni. Gli investigatori non escludono alcuna pista.  

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