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Diplomi falsi a Palermo, chiesta la condanna per gli otto imputati

La fittizia sessione d'esame sarebbe stato organizzata nel 2005. Gli istituti coinvolti sono il Colombo, il Blaise Pascal e l'Oriani

PALERMO. Il pm Amelia Luise ha chiesto condanne a 67 anni di carcere complessivi per gli otto imputati, accusati di truffa e falso, del secondo troncone per il rilascio di diplomi di maturità falsi da parte di alcune scuole paritarie di Palermo.

Alcuni degli otto imputati sono stati già condannati, anche in appello, nella prima tranche dell'inchiesta. Le persone a cui risultano essere stati rilasciati i diplomi, in molti casi ignari del raggiro, non hanno mai partecipato a un esame di Stato presso l'istituto che risulta aver rilasciato il diploma o hanno partecipato ma senza raggiungere il voto minimo (60/100) necessario a conseguire il titolo.

La fittizia sessione d'esame sarebbe stato organizzata nel 2005. Le scuole paritarie coinvolte sono il Colombo, il Blaise Pascal e l'Oriani. Questa seconda parte dell'inchiesta nasce dalle indagini avviate dalla procura dopo che alcuni ex studenti si erano presentati al Provveditorato per capire se il loro diploma era fasullo.

Infatti, nel 2006, alcuni degli imputati erano stati arrestati nella prima inchiesta e i «diplomati» avevano cominciato a nutrire dubbi sui loro titoli. Circa una quarantina, secondo le indagini, sarebbero falsi. Il pm ha chiesto la condanna a 13 anni e mezzo per Salvatore Matorana e Alberto Stefano Volo, 8 anni per Antonio Scalci, 7 anni per Maurizio Volo e Carlo Scalici, 6 anni per Roberto Massaro, Antonina Fragale e Giuseppe Traina.

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