PALERMO. C'è un sospetto caso di malaria tra i migranti soccorsi dalla nave militare della marina Orione sbarcati questa mattina nel porto di Palermo. Due extracomunitari sono stati soccorsi nella notte dal personale del 118 e portati in ospedale. Un'eritreo aveva la febbre alta e brividi di freddo. Per evitare il panico a bordo è stato deciso di ricoverarlo nel nosocomio insieme a un altro migrante diabetico.
Le 423 persone giunte stamane saranno ospitate nei centri della Caritas. "Verranno accolti per questi primi giorni prima di essere trasferiti in altri centri della provincia o in Italia - dice Sergio Mattaliano direttore della Caritas - Chiedo a tutti gli enti preposti all'accoglienza di mantenere alto l'entusiasmo per accogliere questi fratelli perché ne arriveranno ancora tanti". I soccorsi sono avvenuti a sud di Lampedusa. "Sono stati due eventi diversi - dice il comandante della nave Orione Berardino Amodio - I profughi erano provati dalla traversata ma nei barconi c'era molta calma. Una volta a bordo abbiamo iniziato lo screening medico. Abbiamo avuto solo due casi gravi che sono stati soccorsi dai sanitari del 118 e trasportati in ospedale".
L'ASP: SOLO POLMONITE. Dall'Azienda sanitaria di Palermo comunicano che non esiste alcun caso di malaria tra i 14 ricoverati. «Si tratta soltanto di polmonite atipica», spiega il direttore sanitario dell'Asp, Giuseppe Noto.
Per il direttore generale, Antonino Candela, «la macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione». Tra i 14 immigrati ricoverati stamane dopo lo sbarco c'è anche una donna in stato di gravidanza. Dalla nave Orione sono scesi in 423 e le operazioni sulla banchina sono durate diverse ore.
FERMATI TRE SCAFISTI. "In gommone il viaggio costa meno, ma si sta scomodi ed i rischi aumentano". Hanno pagato 400 dollari ciascuno per attraversare il canale di Sicilia stipati all'inverosimile i 91 migranti subsahariani, di cui 82 uomini e 9 donne, soccorsi e giunti a Pozzallo nel Ragusano martedì scorso a bordo di una nave militare. Erano su tre gommoni e su una barchetta in legno. I tre presunti scafisti sono stati fermati con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina dalla polizia. Sono Yakob Traourie, 24 anni, Mohammed Toure, 29 anni e Pape Mamadou Keita, 32 anni. Avrebbero ammesso: "Veniamo dalla Libia ed abbiamo studiato le carte nautiche". Dall'inizio dell'anno sono 126 gli scafisti arrestati a Pozzallo.
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