Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

I Sansoni al debutto cinematografico: «E poi si vede» parla di Sud, lavoro e raccomandazioni

La regia è di Giovanni Calvaruso, palermitano come loro. Nel cast anche i catanesi Donatella Finocchiaro, Ester Pantano e Domenico Centamore

Federico e Fabrizio Sansone nel film E poi si vede

È stato presentato oggi - 18 marzo - il film del debutto cinematografico dei fratelli palermitani Fabrizio e Federico Sansone, 32 e 30 anni, in arte I Sansoni. Già celebri in tutta Italia per programmi tv come Striscia la Notizia e l’ultimo Sanremo, approdano al cinema con E poi si vede di Giovanni Calvaruso, regista palermitano come loro, in sala dal 27 marzo distribuito da Warner Bros Pictures.

Comicità semplice e mai volgare per raccontare una storia del Sud con protagonisti dei giovani alla spasmodica ricerca di un posto fisso e di una raccomandazione per ottenerlo. Di scena così tre ragazzi con lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell’ufficio legale del Comune. Federico (Federico Sansone), laureato in giurisprudenza, ma solo per compiacere il padre consigliere, spera in una sua raccomandazione, Fabrizio (Fabrizio Sansone), avvocato sulla carta ma non praticante nella vita, tenta di superare l’ennesima prova statale, e Luca che da quando è nato ha avuto sempre la strada spianata. Solo per uno di loro si realizzerà il sogno di una vita, fin quando le cose non prenderanno una piega inaspettata. Nel cast i cartanesi Donatella Finocchiaro, Ester Pantano e Domenico Centamore (quest’ultimo di Scordia) e Paola Minaccioni.

Ester Pantano in E poi si vede

La comicità dei Sansoni ha radici solide. «Siamo nati a pane, Totò e Peppino. Sappiamo i loro film a memoria», dicono in conferenza stampa. «Come siamo passati dal web a Warner? Intanto, abbiamo fatto tanta gavetta a teatro prima del web, un’autogavetta. Ma il web in fondo - dicono - non é forse una metafora della meritocrazia? Ci siamo conquistati il pubblico da soli e Warner ci ha dato poi questa straordinaria possibilità. Siamo insomma la testimonianza che ce la si può fare». Padre commissario di polizia e madre agente assicurativo, i due fratelli palermitani sono amici da sempre di Ficarra e Picone che considerano dei maestri, mentre sul politicamente corretto dicono: «Non ci siamo mai davvero imposti paletti in questo senso. Spesso poi oggi il politicamente corretto ne crea l’idealizzazione. Noi si può dire che siamo per “umanamente corretti”». Mentre sulla loro partecipazione all’ultimo Sanremo dicono i Sansoni: «È stata un’esperienza straordinaria. Nel periodo della pandemia avevamo creato un format in cui scrivevamo delle mail immaginarie. Carlo Conti ci aveva visto e ci ha così proposto uno spazio nel festival con delle email indirizzate a lui, aveva insomma voglia di farsi prendere in giro». Un successo costruito negli anni. «Ma che può anche sparire da un momento all’altro», dicono con umiltà. «Ad esempio quando si guarda una carriera come quella di Ficarra e Picone capisci quanto è importante la tenuta. È quella che poi fa la differenza. Anche in questo sono straordinari».

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia