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Claudia Cardinale ricorda la scena più celebre del Gattopardo, girata a Palermo: «Addio Alain, il ballo è finito»

Il commovente saluto dell’attrice all’amico di sempre: «Potevamo avere una storia d’amore, invece siamo diventati una coppia mitica. Lo diceva lui». Nel film di Luchino Visconti quello fra Tancredi ed Angelica resta uno dei baci più appassionati ella storia del cinema. L'attore francese aveva 28 anni, l'italiana 25

«Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle... per sempre tua, Angelica»: rivivendo un’ultima volta le storiche scene che li videro indimenticabili protagonisti de «Il Gattopardo», Claudia Cardinale affida all’Ansa le sue ultime parole per Alain Delon. «Mi chiedono parole - dice oggi commentando la morte dell’amico - ma la tristezza è troppo intensa. Mi unisco al dolore dei suoi figli, dei suoi cari, dei suoi fan... Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle... Per sempre tua, Angelica».

Era un valzer e la coppia - allora avevano 28 e 25 anni - rimane nell’immaginario in uno dei più bei film di Luchino Visconti, Il Gattopardo, dal capolavoro di Tomasi di Lampedusa, passato alla storia con Burt Lancaster principe di Salina, per la scena del ballo finale, girata al Palazzo Gangi Valguarnera di Palermo, per il bacio tra i più appassionati della storia del cinema, tra Alain Delon e Claudia Cardinale, e per la Palma d’oro vinta all’unanimità al festival di Cannes nel ’63.

Insieme, Claudia ed Alain, hanno girato cinque film: «Quando finivamo di girare c’era la coda di uomini e donne per andare a letto con lui», aveva detto l’attrice, festeggiando i suoi 80 anni a Napoli al Teatro San Carlo. Con Delon aveva lavorato già prima del Gattopardo, sempre diretti da Visconti, nel 1960 in «Rocco e i suoi fratelli». Il film racconta la tragedia greca dei 5 fratelli in cerca di fortuna dalla Basilicata alla Milano del boom economico, con un magnifico Alain Delon. La Cardinale nel film è Ginetta, la fidanzata rassicurante del fratello maggiore Vincenzo. «Ricordo ancora quando abbiamo girato la scena della litigata - aveva raccontato Claudia Cardinale in occasione del restauro del film - e Visconti prese il megafono e urlò: non mi ammazzate la Cardinale! Poi mi ha voluto per tanti altri film».

Il picco arrivò tre anni dopo con il Gattopardo: «È stata la svolta della mia carriera», assicurava ancora l’attrice, ripensando alle scene che Visconti girava mille volte, come se fossero a teatro. «Altro che Fellini con cui era tutto improvvisazione e non c’era copione...».

Il Gattopardo, che nel 1963 vinse la Palma all’unanimità, li vide tornare insieme a Cannes nel 2010 in occasione del restauro. «Io e lui - disse in quell’occasione l’attrice - potevamo avere una storia d’amore, invece siamo diventati una coppia mitica che non si è mai persa di vista. La frase non è mia: è Alain che me la ripete sempre con affetto. Dagli anni Sessanta non ci siamo mai lasciati, sempre amici, sempre presenti uno per l’altro, ci vediamo spesso a Parigi: amiamo ridere, scherzare, mangiare insieme». Ora non si vedranno più, ma il mito rimane.

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