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Mostra del cinema di Venezia, in gara i palermitani Luca Guadagnino e Luigi Lo Cascio

Luca Guadagnino e Luigi Lo Cascio

Tutto pronto per la 79esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, l’annuale festival cinematografico che si tiene al Lido di Venezia e che festeggia 90 anni, in programma dal 31 agosto al 10 settembre 2022.

Sono cinque i film in gara per il Leone D'Oro firmati da registi italiani: sa "Bones and All" del palermitano Luca Guadagnino a "Il Signore delle formiche" di Gianni Amelio con protagonista l'attore palermitano Luigi Lo Cascio, da "L'immensità" di Emanele Crialese a "Chiara" di Susanna Nicchiarelli, sino a "Monica" di Andrea Pallaoro.

Il film di Guadagnino, proiettato il 2 settembre, è un'ispirazione letteraria per il viaggio on the road nella provincia americana tra due giovani ai margini, entrambi cannibali Maren (Taylor Russell) e il solitario Lee (Timothee Chalamet). Il regista palermitano, 51 anni, è noto per aver diretto le pellicole The Protagonists (1999), Melissa P. (2005), Io sono l'amore (2009) A Bigger Splash (2015) e Suspiria (2018), remake dell'omonimo film cult di Dario Argento.

Per aver diretto e prodotto il film Chiamami Col Tuo Nome (2017), ha ricevuto il plauso dalla critica e numerosi riconoscimenti tra cui una candidatura al premio Oscar per il miglior film, al Golden Globe per il miglior film drammatico e due ai British Academy Film Awards per il miglior regista ed il miglior film.

Tra i film in concorso figura anche la pellicola di Gianni Amelio "Il Signore delle formiche" con protagonista Luigi Lo Cascio che nella pellicola è lo scrittore e poeta omosessuale Aldo Braibanti che nel 1968 a Roma fu condannato a nove anni con l'accusa di plagio di un giovane allievo. Elio Germano e Sara Serraiocco tra i protagonisti.

Lo Cascio, 54 anni, nel 2000 vince il David di Donatello, come migliore attore protagonista per I cento passi, film che rappresenta il suo esordio cinematografico, regia di Marco Tullio Giordana che lo dirigerà in seguito nel pluripremiato La meglio gioventù (2003), che gli varrà il Nastri d'argento 2004, ex aequo con tutti i protagonisti maschili del film. Nel 2001 vince la Coppa Volpi come miglior attore al Festival del cinema di Venezia per Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni.

Tra gli altri suoi maggiori lavori per il grande schermo, ricordiamo: Buongiorno, notte, regia di Marco Bellocchio, La bestia nel cuore, regia di Cristina Comencini, Il dolce e l'amaro, regia di Andrea Porporati, e Sanguepazzo, regia di Marco Tullio Giordana. Nel 2020 vince il premio David di Donatello come miglior attore non protagonista nel film Il traditore di Marco Bellocchio.

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