Certamente non il miglior modo di iniziare: non tanto per la sconfitta, certificata da una super prestazione del Brescia, quanto piuttosto per il notevole passo indietro nella prestazione dopo gli ottimi spunti emersi dalla gara di Parma. Il Palermo ha fatto rivedere tanti difetti della scorsa stagione, in particolare per quanto riguarda le palle inattive: per Dionisi la strada è lunga, ma il campionato è lungo e ci sono ancora 37 partite a disposizione per correggere gli errori.
Ci sarà da lavorare e il mercato può ancora venire in soccorso, ma la brutta gara di Brescia non cancella tutto ciò che è stato costruito in precedenza. La ricerca del difensore centrale procede a spron battuto, senza dimenticare la necessità di un ulteriore attaccante che vada a completare la batteria di centravanti della squadra insieme a capitan Brunori e Henry. Per quanto riguarda il pacchetto arretrato l’identikit del profilo gradito alla dirigenza rosanero è chiaro: difensore centrale di piede destro. Scartata, in ragione del fatto che si tratta di un mancino la pista Ferrari, resta viva l’ipotesi che porta a Ceccherini del Verona, sul quale c’è un forte pressing della Cremonese, ma ancora le parti non hanno trovato l’intesa definitiva e proprio in questa situazione potrebbe inserirsi la società rosa. Da non scartare neppure l’ipotesi che si vada a pescare altrove.
Complessa la questione relativa all’attaccante. I nomi più caldi degli ultimi giorni sono stati quelli del croato Ante Crnac del Rakow, per il quale la proposta dei rosanero sarebbe stata rispedita al mittente dal club polacco che spera di incassare una cifra tra 6 e 7 milioni (richiesta che potrebbe essere soddisfatta dal Werder Brema), e Tadeo Allende italo-argentino del Celta Vigo. Quest’ultimo è nel mirino del Leganes, che sta provando a prenderlo in prestito. In uscita, nonostante la convocazione per il Brescia, Graves che è sempre più vicino alla Reggiana: la sua cessione è momentaneamente in stand-by, perché con Lucioni assente il Palermo vuole prima cautelarsi con un sostituto, ma l’accordo tra le parti c’è già e il difensore stesso ha dato il suo benestare al trasferimento; la sensazione è che nel momento in cui si troverà un profilo che possa rinforzare la retroguardia il numero 2 lascerà il Palermo.
A Brescia si è visto troppo poco sul piano offensivo, soprattutto nel secondo tempo: Brunori ha avuto pochissimi palloni giocabili, Insigne e Di Francesco erano partiti bene ma si sono spenti con il passare dei minuti. Un segno ulteriore che servirà qualcosa di più là davanti: Di Mariano (sondato dal Sassuolo) non è riuscito a frenare un incontenibile Dickmann, Henry è sembrato ancora un po’ macchinoso e deve entrare nel pieno degli schemi di Dionisi. Di sicuro ci sarà da fare i conti con un’altra seria pretendente alla Serie A: il Brescia infatti ha messo sotto il Palermo in diverse circostanze e suggellato con la vittoria finale una gestione superlativa della gara.
Il tecnico deve registrare anche l’infortunio in corso d’opera di Gomis, sostituito da Desplanches che comunque ha dato ottime risposte: la speranza è che per il portiere non sia nulla di grave, soprattutto perché ai rosa mancano già due pilastri come Lucioni e Segre per i quali i tempi di recupero sono piuttosto incerti.
Adesso la parola d’ordine è ripartire, cancellando le difficoltà del Rigamonti e ricominciando dal lavoro svolto nelle settimane precedenti: il mirino è puntato sul Pisa, altra squadra attrezzata per la promozione contro cui i rosa dovranno dimostrare di poter fare di più di quanto visto al Rigamonti. Appuntamento sabato prossimo alla Cetilar Arena (ex Arena Garibaldi-Romeo Anconetani): ci sarà da aspettarsi un Palermo grintoso e arrabbiato.
Nella foto di Tullio Puglia, il tecnico Alessio Dionisi
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