A meno di clamorosi colpi di scena, il suo nome è destinato a comparire nell’elenco dei convocati per il ritiro che per un mese vedrà il Palermo preparare la nuova stagione tra Coccaglio (si attende ancora l’ufficialità del club), Livigno e Manchester. De Sanctis è stato chiaro quando, parlando di Brunori, ha sottolineato come avrebbe fatto parte senza alcun dubbio del progetto tecnico per il 2024/25; d’altro canto le sirene per il numero 9 si fanno ogni giorno sempre più intense e i rosa di fronte a un’offerta soddisfacente difficilmente alzerebbero le barricate per trattenerlo.
Pur non essendosi esposto pubblicamente (a differenza di De Sanctis), la linea di Brunori è chiara da settimane: priorità a un’esperienza nella massima serie, se non dovessero arrivare proposte si aprirà un’ulteriore riflessione per valutare se rimanere a Palermo o avallare altre opzioni tra i cadetti. Questo secondo scenario potrebbe presentarsi già nei prossimi giorni: la Cremonese fa infatti sul serio per il bomber di Macaé e sembra disposta ad avviare una trattativa con i rosa. La cifra fissata è ormai nota: 6 milioni di euro, che i grigiorossi potrebbero raggiungere attraverso una serie di bonus legati al numero di presenze o a un’eventuale promozione. L’affare si preannuncia comunque tutt’altro che semplice, per le probabili resistenze tanto del Palermo quanto del giocatore: il primo non sembra infatti intenzionato a rafforzare una diretta concorrente nella rincorsa alla Serie A, considerando il valore assoluto del numero 9 e i 34 gol realizzati in due annate tra i cadetti; il secondo potrebbe invece prendere tempo e aspettare che dal massimo campionato qualcuno offra ai rosa la somma prefissata, anche nel caso in cui dovessero volerci settimane. Su Brunori si sta muovendo anche il Sassuolo, che pur non essendosi ancora esposto come la Cremonese può facilmente trovare dalle cessioni (Berardi e Mulattieri le maggiori incognite, mentre Henrique ha già salutato) i 6 milioni richiesti dal club di viale del Fante: per i neroverdi vale però quanto detto per la squadra di Stroppa, ovvero è difficile che i rosa diano il loro giocatore più prolifico a una rivale.
Le trattative per il bomber di Macaé non dovrebbero comunque essere immediate, contrariamente a quella per Nikolaou che è ormai vicinissima alla chiusura: il Palermo, che verserà nello Spezia una cifra di poco superiore al milione, punta ad averlo già domenica a Livigno e per farlo dovrà sistemare gli ultimi dettagli; i liguri sono pronti a ricevere Aurelio in prestito e Soleri (presumibilmente) a titolo definitivo, ma l’operazione dovrebbe essere separata da quella per il greco. Sfuma invece la pista che porta a Fulignati: andrà alla Cremonese (dove difenderà i pali da numero 1 e non da «dodicesimo» come avrebbe fatto in rosanero) insieme a un altro profilo cui il Palermo aveva guardato con interesse, ovvero Vandeputte; quest’ultimo sembrava a un passo dalla Salernitana, ma i mancati introiti del passaggio di proprietà hanno bloccato l’operazione e i grigiorossi hanno subito colto l’occasione, versando nelle casse del Catanzaro una cifra vicina ai 5 milioni per l’esterno belga e il portiere.
In entrata le principali suggestioni sono Carissoni (Cittadella) come terzino sinistro e Mazzitelli (Frosinone) in regia, con i giovani juventini Turicchia e Hasa come prime alternative, ma il Palermo osserva con attenzione anche la situazione legata a Gyomber: nei prossimi giorni potrebbe arrivare la rescissione con la Salernitana, i rosa lo avevano già sondato in inverno e se dovesse uscire uno tra Nedelcearu e Graves potrebbe diventare un’opzione concreta come vice Lucioni (sulla cui permanenza serviranno però ulteriori rassicurazioni). Altra piazzola sotto la lente d’ingrandimento è quella del terzino destro, dove Buttaro andrà via (piace alla Juve Stabia): come vice Diakité l’ultima suggestione porta a Niccolò Pierozzi, che alla Fiorentina è chiuso da Kayode e Faraoni; il gemello Edoardo era rimasto a Palermo sei mesi nel 2022/23, giocando appena due partite.
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