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Palermo, game over per Pigliacelli

Il portiere ha un altro anno di contratto, ma non rientra più nel progetto del club. Il titolare sarà Desplanches

La fumata è nera che più nera non si può. La storia tra Pigliacelli (nella foto di Tullio Puglia) e il Palermo è da considerarsi agli sgoccioli: le sensazioni di fine stagione sono state confermate, con il posto tra i pali che andrà a Desplanches come voluto dal City Group, ma adesso si staglia all’orizzonte anche il definitivo stop alla possibilità che il numero 22 resti come dodicesimo.

Nei giorni scorsi era stato paventato un incontro tra l’entourage di Pigliacelli e De Sanctis, nuovo direttore sportivo dei rosa ma anche portiere di lungo corso: tuttavia, nel momento in cui le parti si vedranno il numero 22, il cui contratto scade a giugno 2025, non potrà che prendere atto di una decisione già tracciata. Il Palermo cercherà per lui una nuova sistemazione, valutando ogni opportunità e mettendo il suo ormai ex titolare tra i pali davanti a un bivio: accettare le destinazioni proposte, con l’occasione di trovare una nuova realtà che gli garantisca un posto nell’undici iniziale (soprattutto se a farsi avanti dovesse essere una squadra cadetta), oppure rimanere nell’organico rosanero senza però far parte della lista che il club consegnerà alla Lega B.

L’obiettivo del Palermo è naturalmente evitare questa seconda opzione e chiudere in maniera diplomatica con un giocatore che per due anni ha sempre messo il massimo impegno nel difendere i pali: Pigliacelli lascerà i rosa dopo 109 gol subiti in 78 gare (1,4 di media a partita) e due rigori parati, contro Cagliari in Coppa Italia e Sampdoria in campionato (ma qui Borini segnò sulla ribattuta). I suoi punti di forza sono stati soprattutto tiri ravvicinati e protezione del palo, mentre le maggiori difficoltà le ha riscontrate sui tentativi da fuori area: su questi infatti Pigliacelli ha subito 12 reti, ma il suo compagno di reparto non è andato tanto meglio perché 2 dei 3 gol incassati sono arrivati con tiri da lontano. Su quest’aspetto Dionisi dovrà dunque lavorare molto in estate, specialmente sui movimenti per contrastare il tiratore: tali marcature infatti hanno tolto al Palermo una quantità rilevante di punti.

L’addio all’ex Trapani significa per il City Group andare in cerca di un nuovo portiere di riserva, purché sia affidabile e possa sostituire in maniera efficace Desplanches se ce ne sarà di bisogno: difficilmente il club si tufferà su un altro profilo giovane, probabile invece che si vada su una figura di esperienza; del resto Dionisi in carriera ha puntato spesso su portieri di lungo corso, come il ventinovenne (ex rosa) Brignoli a Empoli nel 2020 e il trentaquattrenne Consigli (rimasto sempre nelle grazie del tecnico nonostante la presenza in organico di elementi promettenti come Satalino, Turati e Cragno) a Sassuolo nel 2021.

Per la sostituzione di Pigliacelli i rosa non hanno ancora aperto il casting, ma guardando alle opportunità di mercato a costo zero i primi scenari sono aperti: lo stesso Consigli è in scadenza di contratto con gli emiliani e non dovrebbe rimanere, ma su di lui è già piombato il Torino. Un altro nome che potrebbe essere inserito sul taccuino del City Group è Berisha, attualmente impegnato a Euro 2024 con l’Albania: il suo accordo con l’Empoli scade tra 15 giorni, la società ha un’opzione di rinnovo per altri dodici mesi ma non l’ha ancora esercitata. Anche in Serie B c’è un’interessante schiera di portieri in scadenza a fine mese: Seculin del Modena, che in stagione si è spesso alternato con Gagno; Zoet dello Spezia, promosso titolare dopo la partenza di Dragowski; Poluzzi del Südtirol, punto fermo del club negli ultimi anni ma di fatto giunto a fine ciclo. Toccherà alla società di viale del Fante decidere come muoversi, senza mai dimenticare che si tratta di un ruolo particolarmente delicato.

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