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Palermo, da Verre a Ortiz passando per Felici: a gennaio il mercato è una trappola

Si ricordano poi i vari Aronica, Dossena, Anselmo, Cristante e Faurlin. Nomi che lasciarono solo tanta illusione

Valerio Verre

Il mercato di gennaio è sempre un’incognita. Meglio non esaltarsi troppo e spendere solo di fronte a vere opportunità. Certo, a volte serve anche fortuna. Che la sessione invernale sia una trappola lo dimostrano le entrate dei rosanero lo scorso anno. Due acquisti di valore solo sulla carta, sono diventati veri e propri flop.

Da un lato Valerio Verre, dall’altro Gennaro Tutino. Arrivati rispettivamente in prestito con diritto di riscatto da Sampdoria e Parma, non hanno dato l’apporto che la piazza, e lo stesso Corini, si aspettavano. Quattordici presenze, 2 gol e 3 assist per il 30enne (che a Palermo era ritornato dopo l’esperienza nella stagione 2013-2014) e 18 presenze, di cui solo 10 da titolare, con 3 reti e 1 assist per il napoletano. Non un rendimento straordinario, tanto che la dirigenza decise di non riscattarli. Un tira e molla, c’è poi stato per Verre con il club blucerchiato: l’obiettivo era quello di riprenderlo, senza grandi esborsi economici, con una formula d’acquisto diversa dalla precedente.

Da Genova, il prezzo era però alto, quindi la trattativa non decollò. Sempre in quella sessione invernale di calciomercato, arrivarono Masciangelo e Orihuela, da Benevento e Montevideo City (squadra della galassia City Group). Per il primo solo 4 presenze di cui una da titolare, per l’uruguaiano solo 1 presenza, da subentrato; in totale 3 minuti in serie B con la maglia del Palermo. Poco meglio ha fatto Graves, arrivato sempre a gennaio.

Possibile partente questa estate, pedina importante oggi, dopo le ultime convincenti prestazioni (con gol incluso, nella trasferta di Como finita 3-3). Il suo rendimento resta comunque sotto la sufficienza e il suo talento è rimasto per lunghissimi tratti inespresso. Chi ha superato l’esame a pieni voti è invece Giuseppe Aurelio, prima titolare inamovibile, adesso risorsa da giocarsi a partita in corso e rincalzo di Kristoffer Lund. In totale, sono 25 le presenze con la maglia rosanero, e due i gol, segnati entrambi al Renzo Barbera.

Tra il 2021 e il 2022, il flop è stato invece Mattia Felici (oggi in forza alla Feralpisalò). Il suo ritorno accese i cuori dei tifosi rosanero, che lo avevano potuto apprezzare già in serie D, ma il rendimento non fu all’altezza. Nel gennaio del 2020, poi, l’unico bocciato fu Andrea Silipo. Dopo una buona stagione tra i dilettanti, l’attaccante romano rimase un talento inespresso. Non gli diedero mai fiducia Boscaglia prima e Filippi poi, quindi il giro di prestiti in serie C con le maglie di Juve Stabia e Monterosi. Bene invece Lorenzo Lucca, poi ceduto al Pisa in serie B (oggi guida l’Udinese in serie A verso la salvezza) e Floriano, andato via soltanto un anno fa ma protagonista della promozione in serie B con il suo gol segnato al Padova nella finale d’andata dei playoff. Che dire, poi, dei “colpi” dell’era Zamparini.

Nel gennaio 2015 si ricorda Danilo Ortiz, nel giro della nazionale paraguaiana e reduce da buone prestazioni nella massima divisione del suo paese. Con la maglia rosanero non giocò praticamente mai e non lasciò il segno. Si ricordano poi i vari Aronica, Dossena, Anselmo, Cristante e Faurlin. Nomi che lasciarono solo tanta illusione. Gennaio è una trappola, lo dice la storia recente del Palermo.

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