
Ci sono partite che valgono un po’ di più, per mille motivi. Ecco, quella con il Cesena appartiene a questa categoria, perché per il Palermo arriva dopo la prima sconfitta stagionale in Coppa Italia contro l’Udinese, perché di fronte ci sarà una squadra che ha iniziato il campionato esattamente come i rosanero e perché il tecnico degli avversari (Mignani) è un ex che vuole dimostrare ancora una volta che il Palermo s’è sbagliato a liberarsi velocemente di lui.
C’è tutto questo nella sfida di oggi pomeriggio al Manuzzi, uno stadio che in passato è stato poco amico del Palermo. In Serie B solo una vittoria 45 anni fa, a cui se ne aggiungono altre due, una in Coppa Italia e una in Serie A. Numeri che fanno venire i brividi, ma che questo Palermo può iniziare a sovvertire. La partita non è semplice, il Cesena è in fiducia proprio per l’ottimo avvio di campionato, ma il Palermo di questo inizio stagione fa ben sperare. Vero che i rosanero hanno perso a Udinese, ma è innegabile che in Friuli abbiano giocato una partita di livello, mettendo in difficoltà una squadra di categoria superiore che non ha fatto un larghissimo turn over come il Palermo.
Inzaghi riparte da quanto di buono fatto in Coppa Italia, ma anche dalla precedente partita vinta in campionato - senza rischiare praticamente nulla - con il Bari. Il Palermo ha già dato messaggi importanti, dimostrando di essere una squadra vera a prescindere dall’avversario che incontra. A Cesena arriva il primo esame di un trittico di partite che possono dire già tanto su questo campionato. Dopo i romagnoli, infatti, i rosanero affronteranno in rapida sequenza il Venezia e lo Spezia. Lagunari e liguri non hanno iniziato come ci si aspettava, ma è fuor di dubbio che si tratta di due squadre allestite per competere per la promozione diretta proprio come il Palermo.
Prima, però, ci sarò appunto questa partita con il Cesena, che è sicuramente complicata - se non di più - delle altre due. Il Cesena è solo alla seconda partita casalinga del suo campionato, proprio come il Palermo in trasferta. I romagnoli fin qui hanno fatto faville lontano dal Manuzzi dove hanno ottenuto tre vittorie su tre con Pescara, Sampdoria e Venezia ma in casa hanno (quasi) steccato nell’unica esibizione davanti ai loro tifosi. Contro l’Entella, nella seconda di campionato, è infatti è arrivato solo un pareggio. E questo a dimostrazione del fatto che la squadra di Mignani è più brava ad aspettare e ripartire che a fare la partita. Difficile che il Palermo oggi accetti un compromesso e si metta ad aspettare il Cesena, più probabile che provi ad aggredire i romagnoli come ha sempre fatto con tutte quelle contro cui ha giocato. Dunque, ci vorrà molta attenzione perché i romagnoli a campo aperto possono diventare letali. Il Cesena ha qualità e giocatori di esperienza (Castagnetti, Bisoli, Zaro), il Palermo per fortuna non è da meno. L’obiettivo rosanero è fare bis dopo il primo successo in trasferta a Bolzano con il Südtirol. Riuscirci avrebbe un valore doppio.

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