Una notte di festa e anche una notte in testa alla classifica tutto da solo. Siamo solo alla quarta di campionato, ma il Palermo lassù è già un gran vedere. Se i rosanero erano stati velenosi e concreti a Bolzano, ieri invece sono stati belli, aggressivi e continui come deve essere una squadra che vuole vincere il campionato. Vittoria limpida e strameritata quella con il Bari, e pazienza se gli oltre 32 mila del Barbera (nuovo record stagionale) hanno dovuto aspettare la ripresa per vedere la palla alle spalle di Cerofolini, che s’è tolto finalmente il mantello da supereroe che aveva indossato fino ad allora. La partita l’ha stappata Le Douaron dopo settanta minuti, poi l’ha chiusa Gomes nel recupero. Due gol che Inzaghi ha pescato dalla panchina, come non era mai successo. Due pepite d’oro che testimoniano quanta qualità ci sia in questo Palermo e quanta abilità ci sia anche nel suo condottiero, che fino a questo momento non ha sbagliato praticamente niente. Il Palermo di ieri sera è stato bello, a tratti arrembante e anche qualitativo. Superpippo all’inizio se l’è giocata con il meglio che ha, ovvero con Palumbo (prima da titolare) e Brunori alle spalle di Pohjanpalo, provando a metterla sul piano della qualità. Ma quello che ha colpito ancora una volta è stata l’intensità che ci ha messo il Palermo. Il servizio completo di Luigi Butera sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola oggi