Il suo nome non era più apparso tra le designazioni di una partita del Palermo da quel 16 giugno 2018: troppe indecisioni, troppi episodi controversi, tutti a sfavore dei rosa. Ora, a più di sette anni di distanza, le strade di La Penna e del club di viale del Fante torneranno a incrociarsi: il fischietto di Roma è stato designato per la gara di domenica con il Südtirol. Per entrambe le parti sarà un’occasione per mettere, almeno parzialmente, una pietra sopra un episodio mai dimenticato dai tifosi rosanero, soprattutto in relazione a tutte le peripezie societarie vissute nei mesi successivi. Quel Frosinone-Palermo, ritorno della finale play-off che metteva in palio la Serie A, fu condizionato in modo significativo dall’arbitraggio, in un’epoca in cui tra i cadetti non c’era ancora il Var a disposizione. I rosa partono dal 2-1 dell’andata, ma allo Stirpe vengono messi in difficoltà dall’intensità e dall’entusiasmo dei ciociari: l’1-0 di Maiello a inizio ripresa è inevitabile conseguenza di tale scenario, ma da lì arriva la reazione del Palermo. All’ora di gioco l’episodio più controverso: Coronado viene steso proprio al limite dell’area e La Penna fischia prima la punizione, poi il rigore (su suggerimento di guardalinee e arbitro di porta) e infine, forse condizionato dalla rabbia dei padroni di casa e dei loro tifosi, nuovamente la punizione. I rosa diventano più nervosi e confusionari, il Frosinone amministra il risultato. Nel recupero Nestorovski e compagni riprendono vigore, la panchina ciociara cerca di rompere il ritmo lanciando palloni in campo a ogni azione d’attacco avversaria; un gesto assolutamente antisportivo, di fronte al quale il direttore di gara si limita a qualche richiamo verbale. Al 94’ Ciano raddoppia in contropiede e parte l’invasione di campo del pubblico di casa: di fronte a un simile scenario il regolamento prevederebbe la sospensione della partita ed eventualmente, a discrezione dell’arbitro, lo 0-3 a tavolino; invece La Penna, con ancora due minuti da giocare più un supplemento di recupero per il lancio di palloni, fischia tre volte decretando la promozione in A del Frosinone. Il Palermo provò in tutti i modi a ribaltare l’esito del campo facendo leva sulle violazioni dei padroni di casa, ma l’unica cosa che ottenne fu la squalifica dello stadio per i ciociari e la disputa di due turni a porte chiuse nel campionato successivo, ovviamente in A. La prestazione di La Penna venne valutata in modo positivo dai vertici arbitrali, che lo promossero in Can A ma da allora non lo mandarono più a dirigere una gara dei rosa: la designazione per la sfida con il Südtirol cambia le carte in tavola, anche se è altamente probabile che dal settore ospiti arrivi una pioggia di fischi nei suoi confronti. L’ostilità per il fischietto romano è alimentata dal fatto che dopo quella partita il Palermo non è mai più stato in corsa per la Serie A: il terzo posto del 2019 venne cancellato prima dalla penalizzazione e poi dalla radiazione per inadempienze finanziarie, poi la risalita dalla D alla B in tre anni e adesso, dopo tre stagioni in cui i rosa si sono avvicinati alla promozione senza mai entrare davvero in corsa, le sensazioni sono più positive che mai. La Penna, alla settima designazione in carriera con i rosa, sarà coadiuvato dagli assistenti Passeri e Santarossa, dal quarto uomo Gianquinto, dal Var Doveri e dall’Avar Cosso.