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Palermo, operazione Le Douaron: alla ricerca di gol e posizione

Le ricette per rilanciarsi dopo una prima annata in chiaroscuro sono due: aumentare il bottino di gol e trovare una posizione ben definita in campo. Tuttavia l’inizio di stagione di Le Douaron non è stato particolarmente incisivo: toccherà dunque a Inzaghi, che nelle prime tre uscite lo ha schierato sulla trequarti, metterlo in condizione di dare un contributo offensivo importante.

L’anno scorso l’ex Brest aveva faticato non poco a inserirsi negli schemi del Palermo: prima largo a destra nel 4-3-3, poi punta al fianco di Brunori nel 3-5-2 e infine centravanti di riserva nel 3-4-2-1 dopo l’arrivo di Pohjanpalo. Lo spostamento dalla fascia al centro dell’attacco ha migliorato un po’ il suo rendimento, ma non abbastanza da giustificare l’investimento da 4 milioni di euro nell’ultimo giorno di mercato: un bilancio da 6 gol alla prima annata in Serie B è comunque una discreta base di partenza, ma ora sarà chiamato a fare ancora meglio.

Superpippo lo ha schierato titolare in Coppa Italia, mentre in campionato lo ha inserito in corso d’opera (in entrambi i casi al posto di Brunori). La posizione scelta per Le Douaron è quella di trequartista largo a destra, ma di sostanza finora se n’è vista poca: rivedibile nei duelli aerei, nei dribbling tentati, nella gestione delle ripartenze. Il potenziale del giocatore è importante e i suoi sprint possono creare non pochi problemi ai difensori avversari, ma ora è il momento di entrare in azione: il Palermo spera di vedere in lui una sorta di Soleri-bis, un profilo capace di segnare con continuità e in tutti i modi da subentrato, ma finora non è andata così.

Una soluzione, se le cose da trequartista dovessero continuare a non andare bene, può essere un nuovo utilizzo da prima punta: al momento Inzaghi in quella posizione preferisce Corona, meno rapido ma più fisico, ma Le Douaron più vicino alla porta ha già dimostrato di saper incidere, grazie soprattutto ai movimenti in velocità alle spalle dei difensori avversari. L’anno scorso il numero 21 era chiamato ad adattarsi a una realtà diversa da quella francese, mentre adesso ha già alle spalle un campionato di Serie B: per recitare un ruolo di primo piano nella rincorsa alla promozione servirà un piglio diverso, ma anche una posizione ben definita sul terreno di gioco.

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