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Palermo, la difesa ha già due pilastri

La strada è ancora lunga e al traguardo mancano tantissime partite, ma diversamente dagli scorsi anni quell’uno alla voce gol subiti ha un peso enorme ed è un’importante iniezione di fiducia in ottica futura: il Palermo chiude agosto con la consapevolezza che i meccanismi difensivi sono già ben oliati, ma possono essere ulteriormente perfezionati attraverso il lavoro quotidiano.

I rosa avevano iniziato l’estate con la prospettiva di affiancare un profilo di peso a Magnani e Ceccaroni, con l’obiettivo di consolidare ulteriormente un reparto che nel 2024/25 aveva ricevuto parecchie prestazioni discrete da entrambi.

Osti ha identificato in Bani il giocatore con cui portare a termine questa missione, ma i problemi personali dell’ex Verona hanno scomposto la linea a 3 che Inzaghi aveva in mente per la sua retroguardia.

I timori che uno scenario del genere potesse avere ripercussioni psicologiche sul campo non si sono mai avverati: tra Cremonese, Reggiana e Frosinone Superpippo ha avuto eccellenti segnali dalla sua difesa, che vanno al di là della singola rete subita (in modo del tutto casuale) da Tavsan.

In tre partite il Palermo ha concesso agli avversari sette tiri in porta: zero alla Cremonese, tre alla Reggiana e quattro al Frosinone.

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