Palermo

Domenica 24 Agosto 2025

Augello non si pone limiti: «Il Palermo punta in alto. Ho sposato un progetto importante, qualcosa di nuovo per me»

Augello contro Bonazzoli in Cremonese-Palermo di Coppa Italia (foto Puglia)

È stato uno dei colpi più importanti del Palermo. Tommaso Augello è tra quei giocatori scesi dalla Serie A per portare esperienza. A Cagliari, ha contribuito alla salvezza dei sardi con le sue folate sulla fascia e 7 assist. Adesso lo aspetta una nuova avventura per provare a tonare nel calcio che conta. È arrivato dopo tanta Serie A: Palermo è un punto di rilancio ulteriore della sua carriera? «Se sono arrivato qui dopo un po’ di anni di Serie A è perché ho visto qui un progetto importante: un nuovo rilancio, un qualcosa di diverso per me. Sono convinto di poter esprimermi al massimo per portare il Palermo dove merita per poi proseguire un percorso importante e ambizioso con il City Group». Ci racconta la trattativa che l’ha portata qui? Che ruolo ha avuto la presenza di Osti? «Palermo è stata la prima squadra che mi ha voluto fortemente. L’influenza del direttore ha aiutato a velocizzare la trattativa. L’ho avuto alla Samp: è una persona fantastica con la quale mi sono trovato molto bene. Sia lui che Inzaghi hanno inciso nel portarmi qui e io non ho dubitato un attimo nello sposare un progetto importante». Il Palermo ha le carte in regola per puntare ai primi posti? «La squadra è molto competitiva ed è stata costruita per raggiungere grandi obiettivi. Abbiamo tutto per fare bene, penso sia stato fatto un grande mercato. Dobbiamo puntare in alto e fare il meglio possibile. Con il Manchester City ho provato una grande emozione. Mi hanno applaudito senza ancora aver fatto nulla. Ho delle belle sensazioni, non vedo l’ora di ripagare sul campo questa fiducia. Sono sicuro che il pubblico ci darà una grande mano». Che aria si respira nello spogliatoio? «Siamo tutti bravi ragazzi, c’è un solido gruppo italiano integrato bene con gli stranieri, che è molto importante per far bene soprattutto nei momenti meno facili che arriveranno come in tutte le annate. Siamo un gruppo che ha valori importanti e che segue l’allenatore». C’è un compagno di squadra che l’ha particolarmente impressionato? «Ranocchia, penso che con la determinazione e cattiveria che sta mettendo, insieme alle qualità che ha, farà una grande stagione». Quale pensa sia oggi il vero punto di forza del Palermo rispetto alle dirette concorrenti? «Non conosco bene i valori delle squadre avversarie, ma conosco il nostro, che è importante. Credo che il blocco di italiani esperti focalizzati sull’obiettivo, sia una punto di forza. C’è anche tanta qualità e voglia di fare bene». A suo avviso, quanto può incidere il fattore campo in questo campionato, considerando il pubblico di Palermo? Sette delle prime 11 partite le giocherete in casa… «Giocare tutte queste partite in casa può essere un fattore perché come abbiamo visto c’è un grande entusiasmo. Se riusciamo ad alimentarlo con prestazioni e risultati il pubblico può darci una grande mano: possiamo diventare un binomio vincente». In carriera è stato allenato da diversi tecnici: uno su tutti Ranieri, cosa le ha lasciato? «Dovrei stare a parlare mezz’ora. Il numero uno, l’allenatore più importante che ho avuto, quello che mi ha dato di più dal punto di vista umano, una persona perbene, un fuoriclasse degli allenatori». E Inzaghi, qual è l’elemento principale che lo contraddistingue? «La sua determinazione, la voglia di arrivare e fare bene. Non lascia nulla al caso, tutto è improntato all’obiettivo. Quando arriva al campo è già concentrato, lo stiamo seguendo in tutti i dettagli». In una stagione lunga e dispendiosa quali armi deve avere una squadra per arrivare fino in fondo? «Sarà importante l’ampiezza della rosa: non avere solo 12-13 giocatori pronti ma averne 18-20. Inzaghi ci ha detto che giocheremo tutti e che saremo tutti fondamentali, per cui credo che sarà fondamentale rimanere tutti sul pezzo e farsi trovare pronti». Avere superato la Cremonese in Coppa Italia, in termini di consapevolezza, cosa rappresenta? «La continuazione di un percorso iniziato più di un mese fa. Ci siamo detti che rispetto all’anno scorso c’era da migliorare la fase difensiva, essere più aggressivi, cercare di recuperare palla più avanti. L’abbiamo fatto bene, siamo stati compatti e abbiamo concesso poco a una squadra di Serie A. Dobbiamo proseguire su questo cammino e riuscire a concretizzare di più già a partire dalla prossima partita». Domani (23 agosto) inizia il campionato, che tipo di partita si aspetta con la Reggiana? «Mi aspetto uno stadio pieno, una partenza con tanta voglia. Sulle ali dell’entusiasmo cercheremo di partire bene e di fare la partita che dobbiamo fare. Sappiamo che possiamo partire subito col piede giusto». Se dovesse lanciare un messaggio ai tifosi, quale sarebbe? «Di venire il più possibile allo stadio, perché ci servono come il pane. Siamo sicuri che sarà una grande stagione».

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