
La notte di festa finisce come già si sapeva prima ancora che cominciasse, ma poco importa se l’Anglo-Palermitan Trophy va ad arricchire la bacheca preziosissima del Manchester City.
Il risultato contava fino ad un certo punto, semmai interessava vedere come avrebbe tenuto botta il Palermo davanti al rosario di campioni di Guardiola che, tanto per capire, s’è concesso il lusso di schierare due formazioni (e che formazioni…) diverse fra il primo e secondo tempo con il solo Haaland a fare da trait d’union.
A parte qualche buco qua e là, c’è da dire che il Palermo è uscito a testa alta da questa amichevole-colossal, preceduta da uno spettacolo di luci, intrattenimento e musica.
Una serata che Palermo ricorderà a lungo, ma che probabilmente anche il City conserverà nella sua memoria, perché non capita spesso di giocare un'amichevole davanti a quasi 35 mila spettatori.
Un fuoco di passione il Barbera, come il colore della luna che troneggiava dietro la curva Sud. Uno spettacolo che potrebbe vedersi anche in Serie B, ma a patto che il Palermo cominci il campionato in maniera opposta all’anno passato, quando nelle prime due giornate arrivarono altrettante sconfitte.
Il risultato, come detto, contava poco. Alla fine il Manchester City ne ha fatti tre, poteva anche dilagare nel finale quando Inzaghi ha cambiato completamente la squadra e i rosanero hanno perso qualcosa in termini di compattezza, ma il Palermo della prima mezz’ora fa ben sperare per l’avvio della stagione che si aprirà sabato prossimo con la partita di Coppa Italia in casa della Cremonese e proseguirà con l’esordio in campionato al Barbera con la Reggina.
Del Palermo sono piaciuti il pressing alto, l’attenzione in fase difensiva e la voglia di lottare su ogni pallone.
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