
La notte rosanero a tinte Sky Blues in occasione di Palermo-Manchester City ha coinvolto due squadre, un gruppo - il CFG - e un’intera città. Novanta minuti trasformati nell’evento estivo di un intero popolo, il quinto più grande d’Italia, che per tutti i giorni che hanno preceduto la sfida non ha fatto altro che parlare di questa: «chissà chi fermerà Haaland», ma anche «t'immagini vinciamo?!». Questi i tenori dei discorsi dentro ogni bar, negozio o via di Palermo. Tutto sembrava essersi fermato, ma alla fine è ripartito, perché il Renzo Barbera si è vestito a festa. Una festa che ha premiato quasi 35mila spettatori e tanti altri avrebbero voluto esserci e non hanno trovato i biglietti. Il calcio di inizio era programmato per le 21, ma già alle 16 i primi tifosi hanno iniziato ad avvicinare l'impianto per respirare il clima della partita, seppure amichevole, che mette in palio l’Anglo-Palermitan Trophy. Poi l'inizio dell’evento, perché è così che bisogna chiamarlo, considerato che la partita è stata preceduta dalla presentazione della squadra, applaudita da tutto lo stadio, ma anche del nuovo speaker Davide 'Kun DiSpà Di Sparti, in sostituzione di Giuseppe D’Agostino, con quest’ultimo che ha comunque annunciato i protagonisti della gara affiancato dal suo successore.
Tra il Manchester City applausi a scena aperta per Erling Haaland e il tecnico Pep Guardiola. Non solo calcio, anche musica: ospite d’eccezione Rose Villain, con l’artista lombarda si è esibita con quattro delle sue hit: Fuorilegge, Victoriàs secret, Come un tuono e Click Boom. Alla fine dell’esibizione - dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla scelta dell’artista (tifosa dell’Inter) - grandi applausi per lei da parte di tutto lo stadio. Prima del via alla partita la splendida coreografia della Curva Nord con Liam e Noel Gallagher (i fratelli leader degli Oasis), tifosi del City con le maglie rosanero, insieme alla scritta Palermo forever.
All’intervallo anche spazio per Javier Pastore, vecchia gloria rosanero con la nuova seconda maglia: "Sono felice di essere qui, spero che vi siate divertiti. Questa maglia significa tanto, è un omaggio alla storia del Palermo. E la storia del Palermo siete voi tifosi. Vi amo, grazie per l’affetto e forza Palermo sempre". Da qui parte la nuova stagione rosanero nel segno del numero 125, come gli anni di storia di un club e una piazza che sognano di tornare nella massima serie al più presto.
La partita
Il Manchester City vince la prima edizione dell’Anglo Palermitan Trophy nella sfida in "famiglia" con il Palermo in un "Barbera" gremito in ogni ordine di posti. A decidere sono il gol di Haaland e la doppietta di Reijnders per il 3-0 finale. Sulla carta era solo una partita amichevole ma l'atmosfera allo stadio non aveva nulla da invidiare a quella di una gara di Champions League. Entusiasmo alle stelle sugli spalti e il finale della passata stagione sembra ormai un lontano brutto ricordo. Prima del fischio di inizio la presentazione della squadra con i giocatori richiamati in campo uno per uno dallo speaker e osannati dalla propria gente. Ovazioni per tutti, a partire da Pippo Inzaghi, seguito a ruota da Brunori, Pohjanpalo e gli altri. Scroscianti applausi anche per Pep Guardiola e i suoi "marziani" (così li ha definiti Inzaghi alla vigilia), che il pubblico rosanero al momento deve accontentarsi di guardare in tv. Poi la coreografia della curva con dedica agli Oasis, l’ottima musica con l’esibizione di Rose Villain, prima di dar vita allo spettacolo sul campo. Inzaghi schiera il 3-5-2, mentre Guardiola risponde con il 4-2-3-1. Il Palermo mostra carattere e con pressing e aggressività prova a mettere in difficoltà gli avversari: al 3' i rosanero si procurano la prima occasione del match con un colpo di testa di Ceccaroni su angolo battuto da Augello con palla che lambisce il palo alla destra di Trafford.
Al 6' Pohjanpalo non arriva per un soffio sul pallone nell’area piccola dopo un bel suggerimento di Segre. Il City risponde attaccando con gran possesso palla e scambi corti alla ricerca di spazi. E al 25' la sblocca con una giocata di Haaland, che in area con lo stop di sinistro elude gli avversari e col destro infila Gomis. Il Palermo reagisce e al 29' ci prova Pohjanpalo, con un colpo di testa però troppo debole per impensierire Trafford. Il primo tempo si chiude con il City in attacco e Diakitè che salva sulla linea su tiro di Cherki. Nell’intervallo c'è spazio per l'amarcord con Javier Pastore, emblema di quello che è stato il miglior momento della storia del club nell’era Zamparini. L'argentino si presenta in compagnia dei figli indossando la seconda maglia di questa stagione, in prevalenza nera. Nella ripresa al 14' il City raddoppia con un destro da dentro l’area di Reijnders. Inzaghi a questo punto da spazio a ben sei cambi. I nuovi sono motivati e al 17' Le Douaron manda alto di poco con una scivolata davanti al portiere. Al 20' è Palumbo a rendersi pericoloso con un tiro a girare. Al 28' Gomis evita il terzo gol su un tiro potente di Reijnders che però al 37' firma il tris e la doppietta personale con una conclusione all’angolino.
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