
Il loro precampionato non è stato (almeno finora) accompagnato da numeri scintillanti, ma poco importa: i cavalli vincenti si vedono alla distanza e Brunori e Pohjanpalo hanno le carte in regola per incidere nelle partite che contano. Non è un caso che il Palermo abbia deciso di affidarsi a loro due in attacco per conquistare quella Serie A che manca ormai da otto anni: il loro contributo in fase realizzativa è sotto gli occhi di tutti e il gioco di Inzaghi può valorizzare ulteriormente le loro potenzialità.
Per entrambi sarà una stagione cruciale a livello sia di squadra che individuale. Da un lato infatti dovranno contribuire a suon di gol a dare una sterzata ai risultati dei rosa, che dopo tre anni di purgatorio tra i cadetti non possono più fallire l’assalto alla promozione; dall’altro sia il numero 9 che il finlandese sono tra i migliori attaccanti della categoria e possono decisamente ambire a una stagione da 15-20 reti a testa, così come a un eventuale titolo di capocannoniere.
Per Brunori sarà un anno fondamentale per entrare nella storia del club: gli mancano infatti appena 6 gol per raggiungere Miccoli in vetta alla classifica dei marcatori rosanero di tutti i tempi; il capitano ha chiuso la scorsa stagione a quota 9 dopo due annate consecutive con 17 gol, ma ha pagato soprattutto lo scarso impiego del girone di andata (non a caso 8 reti su 9 sono arrivate nel 2025). Con Inzaghi non c’è alcun dubbio sulla sua centralità nel progetto, anche se probabilmente gli verrà richiesto di agire più da trequartista che da punta: un sacrificio che Brunori ha già fatto varie volte e che ha inciso solo in minima parte sul suo contributo realizzativo.
Anche per Pohjanpalo questa sarà la stagione della verità. Il suo acquisto al momento è il più oneroso dall’avvento del City Football Group (quasi 5 milioni di euro) e nei primi mesi a Palermo è stato ripagato alla grande, con un incredibile avvio da 9 gol in altrettante partite: nelle ultime gare il rendimento è leggermente peggiorato, ma è aumentato il lavoro di sponda per i compagni e soprattutto non è diminuita la paura nei suoi confronti da parte dei difensori chiamati ad affrontarlo. Nelle due annate a Venezia il finlandese ha chiuso rispettivamente al secondo (19 reti) e al primo posto (22) in classifica marcatori: l’ambizione a ripetersi, soprattutto dopo aver affinato ancora di più l’intesa con il numero 9 in ritiro, c’è tutta.
Nessuno tra tifosi e appassionati sembra aver storto il naso dinanzi ai loro numeri nelle cinque amichevoli disputate dal Palermo: appena due gol per Brunori e uno per Pohjanpalo, ma entrambi sono stati condizionati da un minutaggio limitato a 45-60 minuti a partita e da un contesto decisamente poco competitivo, visto lo squilibrio di forze in campo. In questo senso l’incontro con il Manchester City sarà un banco di prova più indicativo, anche perché si tratta della prova generale prima degli impegni ufficiali: sebbene la bilancia penda in maniera decisa a favore degli inglesi, i due principi dell’attacco rosanero faranno certamente valere la loro esperienza e l’istinto sottoporta.
Accanto all’intesa nel cercarsi (e trovarsi) a vicenda, uno degli aspetti su cui entrambi hanno lavorato in ritiro è il raccordo con centrocampisti ed esterni a tutta fascia: nella passata stagione i principali pericoli targati Brunori e Pohjanpalo arrivavano da giocate individuali o calci piazzati, adesso invece possono contare su una mediana più bilanciata e su compagni parecchio abili nelle discese sulla corsia e nei cross. La gara cerchiata in rosso sul calendario del finlandese è quella dell’ultima giornata contro il «suo» Venezia: l’auspicio però è di arrivarci con l’obiettivo Serie A già raggiunto.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia