
Inzaghi non può che essere soddisfatto per questi dodici giorni di ritiro. Non tanto per i risultati delle amichevoli, che lasciano il tempo che trovano, quanto per la risposta della squadra al lavoro quotidiano e per il clima che si è creato, allenamento dopo allenamento. «Sono contento. Le gambe, in questa fase, sono pesanti, ma vanno bene il gioco e tutto ciò che sta attorno. Quando le gambe gireranno bene, ci divertiremo, se però continuerà ad esserci questa attitudine al sacrificio».
C’è fiducia anche perché il Palermo si sta muovendo con decisione sul mercato.
Palumbo è già arrivato in ritiro, e presto lo raggiungerà Bani: l’organico rosanero comincia a prendere la forma di una squadra di primissimo ordine, almeno sulla carta. Inzaghi, però, non abbassa la guardia.
«Palumbo ha bisogno di lavorare tanto, non so se ci sarà nelle prossime amichevoli. La trattativa è stata più lunga del previsto e quindi avrà bisogno di tempo. Il Palermo ogni anno ha una corazzata, ma i nomi non bastano: lo dimostrano gli ultimi tre anni. Bisogna correre alla pari degli altri, ma non sono preoccupato. Voglio quest’impegno fino a maggio. Chi non ha l’atteggiamento giusto può andar via. Alleno i calciatori che la società mi mette a disposizione, ma se facessimo l’errore di pensare che siamo una corazzata, faremmo un passo indietro. Per vincere non bastano i nomi».
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