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Palermo, carica Brunori: «C’è voglia di rivalsa»

Il capitano: «Inzaghi ha portato entusiasmo e determinazione per fare una stagione importante, non percepivo questa voglia da un po’»

Brunori si allena con i compagni a Chatillon (Foto Tullio Puglia)
Brunori si allena con i compagni a Chatillon (Foto Tullio Puglia)

Un anno fa, di questi tempi, Brunori era ai margini del progetto rosanero. Un ritiro da separato in casa, con pochi sorrisi e tanta amarezza per la situazione che si era venuta a creare. Ora è tutto cambiato: il capitano è pronto a trascinare il Palermo verso traguardi ambiziosi. «Le prime impressioni sono positive - dice il numero 9 -. Inzaghi ha portato tanto entusiasmo, ci trasmette voglia di fare. Questo è lo spirito che serve per affrontare una stagione importante. Sono felice, contento e motivato. Si respira aria positiva, c’è voglia di rivalsa e di fare un campionato importante. Vogliamo raggiungere un sogno, che va alimentato con il lavoro, come vuole l’allenatore». Brunori, protagonista della prima conferenza stampa del ritiro in Valle D’Aosta, da leader si prende la responsabilità di parlare di un tema spinoso: l’esclusione di Nikolaou, Buttaro, Insigne, Di Mariano, Saric e Verre, che non sono stati convocati per la preparazione estiva. «La società ha preso delle decisioni con un significato forte. Non c’è più tempo da perdere, l’obiettivo è ben chiaro a tutti. Ci vogliono lavoro e unione. Mi rivolgo ai compagni fuori dal progetto, abbiamo trascorso anni importanti insieme. Faccio loro un in bocca al lupo». L’anno scorso, fatto di pochi alti e tanti bassi, è già acqua passata, ma porta in dote, comunque, qualcosa da imparare per il futuro. «La squadra è forte, ma è mancato qualcosa. Non vorrei riparlare di un’annata che vorremmo cancellare: che ci serva da lezione. Ci sono state anche cose positive, il gruppo è stato unito nelle difficoltà. Siamo tutti capitani nello spogliatoio. Ho tanta voglia di ricominciare per raggiungere il nostro obiettivo».

Spazio anche per la tattica: Inzaghi è orientato a proporre un terzetto offensivo con due trequartisti e una punta; Brunori è pronto a trovare spazio tra le linee, alle spalle di Pohjanpalo, ruolo che ha già ricoperto nella seconda parte del campionato scorso. «Sono a disposizione. Davanti mi trovo bene ovunque, con Joel stiamo cominciando a capirci in campo. Giocare da trequartista mi piace, sono contento». In ritiro si respira aria nuova, c’è fiducia in vista dell’inizio del campionato, ma per Brunori la prossima stagione potrebbe essere arricchita anche dal raggiungimento del primo posto nella storia rosanero dei marcatori all-time, al momento mantenuto da Miccoli, a +6 dall’attuale capitano. «Lo spero, ma non lo vedo come il primo traguardo. L’allenatore ha detto cose sacre, il nostro obiettivo è collettivo. Sono contento di far parte della storia di una città che sento come casa, ma non dobbiamo pensare all’ego».

Nei primi giorni di ritiro, il grande protagonista è stato Inzaghi, che si porta dietro l’aura di una vera e propria leggenda del calcio mondiale. «In quel Milan era un idolo. È bello vederlo qua, ti dà motivazioni. C’è solo da seguirlo in tutto». Per raggiungere il massimo obiettivo, però, c’è una piazza da recuperare. L’arrivo del nuovo allenatore ha riacceso l’entusiasmo, ma ora va mantenuta viva una fiamma che può spegnersi da un momento all’altro, viste le recenti delusioni. «Il tifoso palermitano è esigente, è abituato ad avere giocatori importanti. L’anno scorso siamo stati altalenanti e questo ha portato negatività. L’entusiasmo lo portiamo noi con le vittorie».

La parola Serie A; non esce mai dalla bocca di Brunori, per tutta la durata della conferenza stampa. Non per scaramanzia, sembra più un modo per non mettere ancora più pressione a un ambiente che sta cominciando a vedere la promozione come un’ossessione. «Per raggiungere l’obiettivo dobbiamo fare un percorso. L’allenatore ha le idee giuste e decise, sa qual è la strada giusta. Noi dobbiamo metterci a disposizione e dare il massimo».

Inzaghi, che ha lungamente parlato con la squadra prima della seduta inaugurale del ritiro in Valle d’Aosta e che si sta dedicando a diversi colloqui individuali, ha già messo in chiaro la ricetta per far sì che la stagione in procinto di cominciare sia più entusiasmante di quella appena terminata.
Capitan Brunori è il perfetto «megafono» per esporre il pensiero del nuovo tecnico: «Bisogna essere più cazzuti e concreti. L’allenatore ha portato determinazione. Era qualche anno che non percepivo questa voglia. Nelle sue parole sentiamo sincerità e grinta».

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