Augurandoci che questa sia la settimana giusta per gli annunci che tutti aspettano (scontato quello di Osti, altrettanto quello di Inzaghi a meno di colpi di teatro da Pisa), giusto anche riflettere su quello che già c’è.
Il Palermo che è uscito al primo turno dei play-off contro la Juve Stabia è una squadra che aveva sicuramente dei limiti tecnici e caratteriali (altrimenti non avrebbe fallito l’appuntamento), ma non è tutto ba buttare. E probabilmente la pensa così anche Inzaghi che della nuova squadra è appunto l’allenatore in pectore.
Gente da cui ripartire c’è, ma l’importante è che si punti solo su chi è utile alla causa. Una bella sforbiciata di rami secchi è necessaria, per dare un segnale rispetto alle due annate passate e per non creare disturbi a chi allenerà il Palermo. Che avrà un solo obiettivo: la promozione diretta.
Il club rosanero è pronto ad accontentare Inzaghi in tutto e per tutto, con un mercato mirato per fornire qualità e possibilità di scelte in tutti i ruoli. Per prima cosa, però, si dovrà stabilire chi dovrà restare e chi non dovrà fare parte del nuovo corso.
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