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Servono ruoli ben definiti e idee chiare sul mercato

Purtroppo è finita come si temeva. Subito. Del resto i miracoli avvengono di rado e Palermo aveva già assistito ad uno un paio di anni fa, quando la banda di Baldini, da outsider e alla fine di un interminabile play-off, si prese la Serie B. Pensare che questa squadra sgangherata si prendesse la A era utopia. Realisticamente solo un incallito scommettitore avrebbe messo più di un euro sul Palermo 2024-25, uno dei peggiori e più lunatici di sempre.

I processi li faranno a Manchester, dove dovrebbero essere già stanchi di gettare al vento pacchi di soldi senza cavarci un bel niente. Di sicuro non c’è nessuno che si salva. Perché il Palermo era partito per vincere il campionato e ha chiuso ottavo, finendo per essere eliminato al primo turno dei play-off dalla Juve Stabia. Squadra operaia, ma squadra vera. Cosa che il Palermo non è mai stato.

Il primo a pagare non può che essere Dionisi. Ha ancora un contratto di due anni, ma chissenefrega. Vederlo ancora sulla panchina del Palermo sarebbe un’offesa all’intelligenza dei tifosi che di questo allenatore non ne vogliono proprio più sapere. Dionisi, fra l’altro, non dovrebbe dimenticare che chi l’ha voluto qui (Bigon, De Sanctis è arrivato in un momento successivo) l’ha difeso strenuamente anche quando sulla sua testa c’era un tifone.

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