
Il duo d’attacco del Palermo rallenta e la squadra allenata da Dionisi frena bruscamente. Da tre partite Pohjanpalo e Brunori non riescono a trovare la via del gol. Se contro il Catanzaro ci hanno pensato Segre e Le Douaron, quest’ultimo subentrato dalla panchina, a tenere alto il livello realizzativo, con Südtirol e Cesena non sono bastati i guizzi di Ceccaroni e Pierozzi per evitare due sconfitte che pesano come macigni, sia sul piano psicologico che in ottica classifica.
Il centravanti finlandese, autore di un avvio travolgente con nove reti nelle prime nove presenze in maglia rosanero, non è più riuscito ad andare a segno negli ultimi 270 minuti di gioco. Va detto, però, che le occasioni da gol nitide capitate all’ex Venezia – rigore parato da Klinsmann contro il Cesena a parte – si contano sulle dita di una mano. Non si tratta certo di una giustificazione sul piano statistico, ma è evidente che se l’attaccante non viene messo nelle condizioni di colpire, tutto diventa inevitabilmente più complicato.
Discorso simile per capitan Brunori, impegnato in un nuovo ruolo più arretrato, da trequartista alle spalle proprio di Pohjanpalo. Il numero 9 sta dimostrando grande spirito di sacrificio, ma la distanza dalla porta e la necessità di coprire ampie porzioni di campo palla al piede ne limitano la pericolosità sotto porta. A questo si aggiunge anche la tendenza a doversi allargare per non intasare il centro dell’attacco, zona presidiata dal compagno di reparto. Brunori non segna da cinque partite, anche se ha comunque fornito un assist preziosissimo per il gol di Segre a Catanzaro, che aveva momentaneamente portato il risultato sul 2-0.
Si tratta dunque di un momento complesso per il reparto offensivo rosanero. Oltre alla rete di Le Douaron, infatti, nessun altro attaccante è riuscito a segnare, nemmeno nei minuti finali di partita. Un calo generale di squadra che inevitabilmente incide anche sulla produzione offensiva. Ora, però, è necessario invertire la rotta al più presto per blindare l’accesso ai play-off e magari puntare al sesto posto, che garantirebbe il vantaggio del turno eliminatorio in casa, davanti al pubblico del Barbera. L’obiettivo è chiaro: continuare ad alimentare un sogno chiamato Serie A.
«I nove gol rappresentano un inizio da sogno – dice Pohjanpalo in un’intervista a Chiamarsi Bomber –. Spero di continuare su questa strada e fare tanti altri gol. Il nostro obiettivo è arrivare al meglio ai playoff: tutti sanno che per il Palermo l’unico traguardo è la promozione in Serie A». Il classe 1994 ha scelto di vivere in centro città, proprio per rimanere a stretto contatto con la tifoseria e la quotidianità palermitana: «Per me è importante essere vicino ai tifosi, non solo nei momenti belli, ma anche in quelli più difficili. È giusto accettare anche le critiche. Bisogna affrontarle con maturità, parlarne e poi guardare avanti, concentrandosi già sulla prossima partita con l’obiettivo di conquistare i tre punti».
E il prossimo appuntamento, quello di venerdì, rappresenta un crocevia importante. Una gara che, se supportata anche da risultati favorevoli sugli altri campi, potrebbe consentire al Palermo di consolidare la propria posizione in zona play-off. Avversario di turno sarà il Frosinone, anch’esso a caccia di punti fondamentali per i propri obiettivi stagionali. La sfida ai ciociari non è mai una partita come le altre: Pohjanpalo e Brunori dovranno vedersela, tra l’altro, con due ex rosanero come Bettella e Lucioni, quest’ultimo che lo scorso novembre ha salutato, non proprio nel migliore dei modi, il capoluogo siciliano. L’attacco rosanero è a caccia di riscatto. E la prima occasione utile per tornare a fare male è già dietro l’angolo.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia