
L’entusiasmo che si raffredda, la forbice con le posizioni più nobili dei play-off che si allarga e quella con i play-out che si stringe, l’ennesima emergenza infortuni della stagione che riduce l’elenco dei convocati ad appena 19 nomi. La gara tra Palermo e Mantova non nasce decisamente sotto una buona stella, ma fermarsi proprio adesso potrebbe avere effetti disastrosi: una vittoria dei biancobandati varrebbe infatti l’aggancio in classifica e aprirebbe un nuovo psicodramma tra i tifosi, già atterriti dal finale shock con lo Spezia.
Per scacciare i fantasmi servirà una prova di carattere, la stessa messa in campo dagli «aquilotti» quando la gara sembrava ormai indirizzata verso Brunori e compagni: uscire dal Picco con 3 punti avrebbe restituito serenità per diverse settimane, invece ne è venuto fuori un pareggio che per come è maturato potrebbe fare davvero male. I rosa dovranno essere bravi a reggere l’urto ed evitare lo scenario configuratosi un anno fa, quando la doppia rimonta subita dalla Cremonese fece da preludio a un finale di stagione da 10 punti in 12 partite: il Mantova è avversario alla portata, ma ha diversi punti di forza e Dionisi stesso ha ricordato che il Palermo non ha un bilancio particolarmente felice con le squadre che lo seguono in classifica.
Di certo il tecnico avrebbe fatto a meno di affrontare la sfida con sette assenti: per Gomis, Di Bartolo e Di Mariano i tempi sono ancora lunghi, per Henry leggermente più brevi ma non immediati, per Insigne (mai convocato nel 2025) la speranza è che possa rientrare a Cosenza. I forfait dell’ultimo minuto sono quelli di Nikolaou e Di Francesco: il primo convive da un paio di settimane con un’infiammazione alla caviglia, che però si è riacutizzata negli ultimi giorni e non gli permetterà di essere della partita oggi; il secondo, già assente nella prima metà di gennaio per una lesione al bicipite femorale, è stato bloccato da un sovraccarico muscolare.
Se il Palermo vorrà accorciare sul quarto posto, che varrebbe quantomeno l’accesso diretto alla semifinale play-off, dovrà essere più forte delle avversità e far valere la propria superiorità tecnica: la difesa del Mantova è la seconda peggiore della Serie B e i rosa hanno dalla loro parte due finalizzatori di tutto rispetto come Brunori e Pohjanpalo, entrambi assenti nello 0-0 di fine ottobre al Martelli (il capitano era infortunato, il finlandese in forza al Venezia). Di contro, tuttavia, l’ex Mancuso ha iniziato il 2025 con numeri da urlo (4 gol) e di certo non gli mancherà la voglia di rivalsa contro la squadra che la scorsa estate non lo ha riscattato: anche la retroguardia del Palermo è peggiorata nelle ultime settimane (2 reti incassate a testa con Reggiana, Pisa e Spezia), ma il nuovo assetto adottato da Dionisi sembra poter dare più equilibrio.
Come al Picco saranno nuovamente Baniya, Magnani e Ceccaroni a proteggere la porta di Audero: l’assenza di Nikolaou azzera i ricambi nel comparto centrali. Sugli esterni quasi sicura la presenza di Diakité a destra, mentre sul versante opposto il ballottaggio tra Lund e Pierozzi vede leggermente favorito l’americano, per quanto l’ex Fiorentina sia entrato con il piede giusto contro gli i liguri; al centro scontata la conferma di Blin e di Ranocchia, galvanizzato dal primo gol in campionato, mentre sul terzo elemento il tecnico deciderà a ridosso del match. A giocarsi il posto sono Verre e Segre: il primo andrebbe a giocare più avanzato, il secondo completerebbe la linea a cinque; se a spuntarla fosse il numero 26 Brunori potrebbe arretrare il proprio raggio d’azione, in un 3-4-2-1 che vede il peso dell’attacco per gran parte sulle spalle di Pohjanpalo. A lui il popolo rosanero, dopo averlo accolto da re, chiederà i gol per una Serie A che per il momento si vede solo con il binocolo.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia