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Alessio Dionisi sempre sulla graticola, contestato e fischiato dai tifosi rosanero dopo il pareggio casalingo del Palermo contro il Mantova. Da tempo il tecnico convive con l’ostilità del pubblico, che non si è certo attenuata dopo questo nuovo mancato appuntamento con la vittoria. Il Palermo ha pareggiato col Modena e la zona play-off non è più di attualità.
«Mi dispiace - ammette l’allenatore - vorrei un clima diverso. Meglio che si trovi un capro espiatorio che tanti. L’errore c'è sempre, l’allenatore ne fa tantissimi. Non è una bella situazione, ma tra me e i giocatori preferisco me. Non sta a me giudicarmi».
Sull'andamento della partita idee piuttosto chiare da parte dell’allenatore, che chiede più convinzione e aggressività alla propria squadra. «Non abbiamo iniziato bene nel primo e secondo tempo - spiega Alessio Dionisi -. L’espulsione è un’ingenuità che ci è costata cara, sono stati bravi i ragazzi a riprenderla. Giocare 25 minuti in 10 non è facile. Dovevamo difendere tutta la partita come abbiamo difeso dal decimo minuto - prosegue Dionisi -. Nei primi dieci minuti ci è mancato spirito e serenità nel giocare: siamo stati frettolosi con la palla. Dovevamo essere più determinati e aggressivi, ci siamo fatti sorprendere. Se vogliamo arrivare ai playoff dobbiamo fare di più».
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