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Palermo, carica Ceccaroni: «Centreremo l’obiettivo»

Il difensore: «Non siamo contenti della nostra classifica, ma sappiamo quello che vogliamo. Possiamo prenderci la A ai play-off»

Ceccaroni è ormai un punto fermo (Foto Tullio Puglia)
Ceccaroni è ormai un punto fermo (Foto Tullio Puglia)

È uno dei perni della nuova retroguardia del Palermo. Anzi, è un di quelli tra che ha reso di più fin qui in stagione. Insomma, Ceccaroni può essere definito uno dei pilastri rosanero. Il difensore si è sempre distinto per impegno, spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia, tutte caratteristiche che di settimana in settimana sono state convertite in prestazioni di alto livello. Forte fisicamente, estremamente duttile, essendo stato impiegato sia in una difesa a 4 che in quella a 3, oltre che in posizione di terzino o laterale di centrocampo. Eppure anche lui fa i conti con la realtà che dice che il Palermo non è mai riuscito a decollare e che spesso s’è visto anche beffare.

Ceccaroni, il risultato dell’ultima partita contro lo Spezia ha lasciato l’amaro in bocca, come avete digerito questo 2-2?
«Non è stato facile, dopo la partita l’umore della squadra non era sicuramente positivo. Non eravamo contenti perché avevamo fatto fino al novantesimo la partita che avevamo preparato. Sapevamo che era un campo difficile, dove serviva una gara più di lotta e sacrificio piuttosto che di bel gioco. Avevamo fatto tutto bene, però purtroppo siamo tornati a casa con un grande rammarico, il risultato non è quello che ci aspettavamo, soprattutto dopo il doppio vantaggio».

Complessivamente che momento sta attraversando la squadra?
«Non stiamo raccogliendo quello che meritiamo, penso anche alla partita col Pisa in casa o quella di Reggio Emilia dove abbiamo concesso poco e abbiamo perso. Allo Spezia sicuramente abbiamo concesso di più, però eravamo avanti 2-0. La squadra secondo me sta attraversando un buon periodo dal punto di vista delle prestazioni, ma i risultati non ci stanno dando una mano, non siamo forse anche cattivi e decisi negli episodi fondamentali, nei dettagli che sappiamo che in Serie B spostano tanto, visto come è equilibrato il campionato. I risultati sono stati allenanti e non siamo contenti di questo, dobbiamo curare di più i dettagli, dobbiamo stare concentrati tutta la partita e non dare nulla per scontato».

Da inizio anno c’è stato il cambio dell’assetto tattico, siete passati a questo 3-5-2. Come si trova in questo nuovo schema dove gioca da braccetto sinistro?
«Bene, penso che sia ruolo che mi piace più fare, è quello dove posso esprimermi al meglio. Personalmente sono contento e credo che anche la squadra a livello di compattezza abbia trovato un giusto equilibrio. Stiamo facendo delle buone partite, però non ci possiamo accontentare. Dobbiamo portare a casa punti e cercare di ottenere l’obiettivo».

La classifica non è delle migliori, ma la Serie A è raggiungibile anche piazzandosi all’ultimo posto dei play-off. Secondo lei la promozione è ancora un obiettivo raggiungibile?
«Io penso che bisogna guardare partita dopo partita, che è la cosa più importante. Poi sappiamo benissimo che il nostro obiettivo adesso deve essere quello di raggiungere i play-off e cercare di farlo nella migliore posizione possibile, ma, se non ragioniamo partita dopo partita, l’obiettivo sembra ancora più difficile di quello che è realmente. Sappiamo che siamo in una posizione di classifica non facile, dobbiamo cercare di crescere come squadra e di ottenere risultati importanti per poi arrivare nel finale in grande forma sia mentale che fisica».

Cosa hanno portato i tre nuovi acquisti?
«Sono giocatori molto forti, non sono io a dirlo ma sono le loro carriere. Si sono ambientati molto bene e penso che, come gruppo, siamo stati bravi a farli inserire subito. Con lo Spezia hanno dato il loro contribuito».

Da poco più di un mese c’è un nuovo direttore sportivo, cosa ha cercato di trasmettervi Osti?
«È una persona che ha sempre vissuto nel calcio, conosce bene tutti gli ambienti, è stato in piazze importanti, quindi sa quello di cui abbiamo bisogno. È un grande lavoratore. Penso che abbia fatto cose in grande in questo mercato. La società ha dato un segnale, lui lo stesso. Ora dobbiamo essere noi, insieme allo staff tecnico, a dare le risposte sul campo».

Quanto è importante per voi il calore della gente?
«Il sostegno dei nostri tifosi è clamoroso, qualcosa di unico in Serie B. Ci danno sempre una grossa mano, sicuramente ci dispiace non riuscire a dare le soddisfazioni che vorrebbero, che meritiamo e che meritano anche loro. Abbiamo sempre bisogno del loro aiuto, in tutte le circostanze, perché ci trascinano».

Con che spirito arrivate alla sfida con il Mantova?
«Sicuramente dobbiamo mettere l’atteggiamento che abbiamo messo al Picco. Dobbiamo essere grintosi e, arrabbiati, poi servirà anche la qualità, che magari nell’ultima gara non è stata eccelsa per tutta la partita. Sappiamo che possiamo fare meglio con la palla, dobbiamo farlo, per cercare di mettere in difficoltà il Mantova, che è una squadra forte con idee ben precise. L’inc... e la rabbia che ci ha lasciato la trasferta di domenica dobbiamo cercare di portarla in campo perché ci servirà per fare una grande prestazione».

Lei è ormai qui da diverso tempo, come si trova in città?
«Sia io che mia moglie ci stiamo trovando veramente benissimo a livello di città, di gente. Siamo entusiasti di essere qua, sia per il calore della piazza, del tifo, del calcio ma non solo, anche per tutto l’esterno».

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