Palermo

Giovedì 06 Febbraio 2025

Palermo, guarito e mai utilizzato: Blin rimane un mistero

Il centrocampista Blin (Foto Tullio Puglia)

Da un lato ci sono le dichiarazioni, che lo vedono metaforicamente come il quarto acquisto del mercato invernale per tappare i buchi di un centrocampo in cui c’è stata un’uscita ma non un innesto. Dall’altro però c’è il campo, che lo ha visto inutilizzato nelle ultime tre partite nonostante fosse pienamente recuperato dall’infortunio. Quello legato a Blin è uno degli enigmi che il Palermo dovrà sciogliere il prima possibile: l’ex Lecce non gioca dalla gara con la Juve Stabia di metà settembre e dopo aver smaltito una lesione di alto grado al bicipite femorale sinistro, per cui si è resa necessaria un’operazione chirurgica con conseguente stop di quattro mesi, ha sempre guardato i compagni prima dalla tribuna e poi dalla panchina. Dionisi a gennaio ha più volte evidenziato come il suo rientro sarebbe stato fondamentale per dare equilibrio al centrocampo e aumentare il numero di scelte a sua disposizione in un reparto dove di fatto nessuno è intoccabile, ma finora a rotazione hanno giocato tutti gli elementi della mediana tranne proprio Blin: perfino Saric, prima di accasarsi al Cesena, ha avuto un paio di spezzoni per mettersi in mostra. La partenza del croato lasciava presagire un altro colpo lì in mezzo, invece il «gran rifiuto» di Mazzitelli (che stando a Osti non avrebbe mai preso in considerazione il trasferimento in rosanero) non ha dato il tempo di imbastire una nuova trattativa: ecco dunque che il recupero del numero 28 è cruciale sia sul piano numerico sia in termini di dinamismo, ma è altrettanto vero che l’ex Como avrebbe avuto molti più reti nelle corde e che al centrocampo del Palermo sarebbe servito come il pane un giocatore con il vizio del gol, soprattutto alla luce della nuova veste tattica di Segre che lo vede più lontano dalla porta. La missione del tecnico sarà ora quella di trovare la miglior collocazione per Blin nel 3-5-2, visto che nelle prime gare stagionali con il francese i rosa erano schierati con il 4-3-3: riacquisire minutaggio può da un lato aiutarlo a lasciarsi definitivamente alle spalle l’infortunio più pesante della sua carriera, dall’altro dare nuova linfa alla sua avventura finora sfortunata a Palermo. Il suo arrivo dal Lecce, di cui era capitano e leader emotivo, era stato salutato come il fiore all’occhiello del mercato estivo, ma la sfortuna si è messa di traverso e i rosa finora non hanno potuto ricevere da Blin quanto aveva dato in Salento: non appena tornerà operativo il primo compito che gli verrà chiesto sarà quello di fare da raccordo tra difesa e attacco, cosa che finora non è pienamente riuscita né a Ranocchia né a Gomes. Il nodo in casa Palermo sarà non tanto quello su cosa fargli fare, bensì su quando farlo: anche al Picco il nome del francese non dovrebbe figurare nell’undici titolare, ma se non figurasse nemmeno tra i subentrati le perplessità intorno alla sua gestione aumenterebbero. I rosa, per l’ennesima volta in questa stagione, stanno vedendo la loro classifica farsi sempre più pericolante, come attestano i cinque punti di distacco dal quinto posto come dalla zona play-out: le modifiche tattiche a partita in corso finora hanno funzionato solo in parte, ma adesso l’impiego del numero 28 potrebbe essere una variante importante in fase sia di copertura che di ripartenza. La gara con lo Spezia segnerà il debutto di Pohjanpalo e presumibilmente di Audero, ma è a centrocampo che servono le risposte più urgenti: chissà che a darle non sia proprio il «nuovo acquisto» della mediana con contratto firmato a luglio 2024.

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