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Palermo, trasferte amare: a Reggio Emilia per svoltare

Da arma a debolezza. Il Palermo deve tornare a vincere anche lontano dalle mura amiche. Lo strano e altalenante campionato del Palermo ha preso una piega particolare fin da quando è iniziato. Dopo le prime due sconfitte esterne in quel di Brescia e Pisa, infatti, il Palermo era riuscito a inanellare una serie di risultati utili consecutivi che avevano permesso ai rosanero di controbilanciare un cammino negativo casalingo che in quel momento stava caratterizzando la stagione degli uomini di Dionisi. Dalla terza giornata di andata, ovvero la vittoriosa trasferta dello Zini contro la Cremonese, il Palermo fuori casa era riuscito a non perdere per ben sei giornate di fila, raccogliendo 12 punti frutto di tre vittorie e tre pareggi.

Poi, contro la Carrarese, il ko che ha interrotto il filotto che poi, a dire il vero, non si è mai rivisto. Se le vittorie al Barbera finalmente iniziavano ad arrivare, quelle in trasferta invece improvvisamente tardavano a concretizzarsi. Sconfitta a Carrara, quindi, prima di quella contro il Sassuolo e quella contro il Cittadella. Tre sconfitte esterne consecutive che non hanno fatto altro che peggiorare la classifica generale e anche quella relativa ai soli risultati fuori casa che vede i rosanero occupare la settima posizione con 12 punti, quelli famosi racimolati appunto in sei partite, da Cremona a Frosinone e prima dello stop di Carrara.
Se poi ci soffermiamo sulle vittorie, ecco che il dato si fa ancora più negativo. È dal 30 settembre, infatti, che la squadra di Dionisi non riesce a tornare da una trasferta con l’intera posta in palio. L’ultimo successo esterno, infatti, risale al match del Druso di Bolzano contro il Südtirol, che fu sconfitto 3-1 grazie alle reti di Baniya, Diakité e Insigne. Sono praticamente quasi quattro i mesi di digiuno dai tre punti esterni, un periodo di «dieta forzata» che una squadra con le ambizioni del Palermo non può assolutamente permettersi. Un periodo in cui i rosanero hanno conquistato solo tre punti nelle gare esterne: alle ultime tre sconfitte di fila si aggiungono, infatti, i pareggi con Modena, Mantova e Frosinone.

Dopo aver aggiustato il tiro nelle partite casalinghe, il Palermo adesso è chiamato a ritrovare una vittoria che ormai manca da troppo tempo e che servirà a Brunori e compagni per continuare una risalita della classifica che dopo le due vittorie casalinghe contro Modena e Juve Stabia ha portato i rosanero in piena zona play-off, al quinto posto. La continuità e l’equilibrio tanto decantato da Dionisi e che con il passaggio al 3-5-2 sembra adesso obiettivo raggiungibile, deve fare i conti con un’allergia alle gare fuori casa che adesso vede i rosanero vicini a un record negativo che il Palermo vorrebbe tanto non eguagliare. È dalla stagione 1994/95, infatti, che il Palermo non perde quattro gare esterne di fila in Serie B. Quella volta furono addirittura sei e tutte nel periodo aprile-giugno 1995.

Per cercare di non ripetere quanto successo trent’anni fa, il Palermo proverà a bissare il successo esterno della passata stagione con la Reggiana, che aprì un filotto di risultati utili consecutivi che aiutarono i rosanero a mantenere posizioni di vertice in classifica. Quello fu un 3-1 firmato Lucioni, Segre, Soleri e che mise in mostra un Palermo in uno splendido formato trasferta. Quel formato che Dionisi sta cercando di ritrovare, sulla falsa riga di quello casalingo, più concreto ed efficace.

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