Un modulo quasi obbligato per via della presenza di tanti esterni in organico che non potevano restare in panchina a guardare. Dionisi non l’ha mai detto espressamente, ma il modo di giocare del Palermo e la poche variazioni delle strategie d’attacco rosanero erano legate al fatto che il tecnico ex Sassuolo doveva mettere in campo elementi che avevano delle caratteristiche simili tra loro e che potevano partire solamente dalle fasce, i cosiddetti esterni offensivi. Di Francesco e Di Mariano da una parte, Insigne, Le Douaron e Appuah dall’altra. Con il passare delle settimane e con la scarsa propensione a fare male agli avversari del tridente, Dionisi ha provato a mettere il Palermo in un altro modo ma sempre puntando sugli esterni offensivi che sono diventati quinti di un centrocampo a 5 o ali di uno a 4 e, ancora, trequartisti alle spalle di una sola punta.
Adesso, invece, a indirizzare il tecnico del Palermo c’è l’infermeria, particolarmente piena proprio in questo reparto. Contro il Bari, infatti, è stato Di Francesco ad alzare bandiera bianca e abbandonare i propri compagni al termine della prima frazione per un risentimento muscolare che poi si è tramutato, dopo le indagini strumentali, in una lesione al bicipite femorale destro. Difficile, eccezion fatta per miracoli dell’ultima ora, un suo recupero in vista della sfida contro il Modena di domenica pomeriggio. E non sarà del match neanche Di Mariano, sostituto naturale del numero 17 sulla fascia sinistra d’attacco. Il palermitano, infatti, finirà sotto i ferri per un intervento al menisco che lo farà fuori per diverse settimane. Un problema al ginocchio che lo tartassa già da diverso tempo e che non lascia in pace Di Mariano, che anche sui social ha condiviso una sua foto con una emoticon con una lacrima e le mani giunte, a testimonianza dei giorni di tristezza che il ragazzo sta vivendo.
A questo punto, un cambio di modulo e di interpreti sembra quasi scontato, visto che l’unico esterno di ruolo rimasto abile e arruolabile è Insigne, solitamente utilizzato dalla parte destra del campo e in alternativa a Le Douaron, alter ego del napoletano. Appuah, invece, difficilmente verrà schierato dall’inizio, anche perché il Palermo con ogni probabilità lo lascerà partire durante questa finestra di mercato in prestito verso altre squadre che possono garantirgli un minutaggio elevato e, quindi, un periodo di adattamento al calcio italiano.
Tutto ciò lascia propendere verso un Palermo a due punte contro il Modena, come quello che si è visto, per esempio, contro il Bari in casa quando Dionisi decise di puntare su Le Douaron e Brunori insieme dal primo minuto, anche se, almeno sulla carta, il francese era partito tatticamente leggermente indietro rispetto all’italo-brasiliano. Le opzioni sul tavolo restano molteplici e solamente in questi giorni Dionisi le sta mettendo in pratica. Se dovesse decidere di puntare sul 3-4-2-1 delle ultime uscite, allora gli esterni di centrocampo potrebbero essere Diakité e Lund, con Le Douaron e uno tra Verre e Vasic a supportare Brunori o Henry. In caso contrario, da non escludere l’utilizzo del trequartista (Insigne) a supporto della coppia Le Douaron-Brunori, la più efficiente di quelle viste in campo in queste venti giornate. Con l’assenza di due esterni importanti come Di Francesco e Di Mariano, Dionisi dovrà pensare di cambiare qualcosa e di farlo per un periodo piuttosto lungo: il Modena sarà il primo banco di prova e chissà che il tridente non vada definitivamente in pensione.
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