Fine anno di fuoco per il Palermo fuori dalla zona play-off e ormai apertamente contestato dal pubblico, con critiche che colpiscono inevitabilmente il bersaglio più esposto, il tecnico Alessio Dionisi. L’allenatore, in evidenti difficoltà, cerca di mantenere equilibrio e calma. «Il nostro vestito doveva essere bellissimo - fa notare, in vista del match casalingo con il Bari di giovedì - ma pian piano si sta scucendo: noi dobbiamo rimetterlo a posto. La partita col Bari non sarà semplice, ma noi veniamo da una prestazione positiva e dobbiamo ripeterci. Bisogna fare meno errori nella nostra metà campo ed essere più efficaci in zona gol. Il Bari è una squadra esperta, ha entusiasmo come ambiente».
In casa con il Bari, poi sul campo del Cittadella domenica, dopo la prestazione contro il Sassuolo che si è tradotta nella terza sconfitta di fila. Serve una reazione magari attuando anche un pò di turn-over. «La classifica non è bella. I punti sono pochi, ma possiamo smentire quello fatto nelle gare precedenti. Qualche cambiamento negli interpreti ci potrebbe essere. Futuro? Per me è domani e dopodomani, in sei giorni giochiamo due partite, ora dobbiamo pensare solo al presente, senza paura. Possiamo recuperare terreno, è tutto molto equilibrato».
Attorno ad Alessio Dionisi da qualche settimana l’aria è pesante. Si è rotto il feeling con la tifoseria e, sebbene ufficialmente, nulla sia cambiato, anche il club potrebbe presto valutare alternative in panchina. Come sempre i risultati faranno la differenza. «Accetto le critiche, l’importante - osserva il tecnico rosanero - è non offendere la persona. Meglio contestare l’allenatore che la squadra. Dietro le quinte i rapporti sono buoni, c'è condivisione: tutti siamo responsabili. Non siamo riusciti a creare la giusta alchimia in campo. È giusto che i tifosi chiedano di più. Eravamo convinti che sarebbe stato un campionato importante, dobbiamo essere consapevoli e responsabili. Mi dispiace che ci sia una spaccatura con la tifoseria dovuta ai risultati. Dobbiamo andare alla ricerca del risultato, i ragazzi lottano, posso rimproverare ben poco da questo punto di vista, ci tengono veramente. A Natale pranzeremo tutti insieme, non staremo con le famiglie, lo ha voluto la squadra. La situazione non è drammatica, in un attimo può cambiare tutto Sarebbe più bello un clima più sereno, mi dispiace ma non mi influenza. Cerco di prendere decisioni giuste, non popolari, perché vedo i giocatori tutti i giorni».
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