Per disinnescare una delle squadre più in forma del campionato, nonché l’unica imbattuta, serviva una prestazione difensivamente perfetta e il Palermo l’ha trovata: la linea a quattro composta da Diakité, Baniya, Nikolaou e Ceccaroni non ha sbagliato nulla per novanta minuti ed è stata incisiva anche in fase offensiva, con l’ex Trabzonspor che ha trovato l’1-0 sfruttando la sponda del numero 32. Eppure, al netto del clamoroso errore del greco in occasione del gol della Sampdoria domenica scorsa, i miglioramenti della retroguardia rosanero sono sempre più evidenti e lasciano sensazioni più che positive per il prosieguo della stagione. A testimoniare come il Palermo in tempi recenti abbia alzato il livello di attenzione è soprattutto il dato relativo ai tiri in porta subiti, appena 12 nelle ultime sei uscite. Il rammarico maggiore è per i gol incassati: contro Frosinone, Sampdoria e Spezia i rosa ne hanno subiti due nonostante abbiano concesso appena quattro tentativi verso la porta di Desplanches. I ciociari hanno segnato con Bracaglia nell’unico tiro in porta, i blucerchiati hanno scartato il regalo di Nikolaou in disimpegno realizzando con Tutino il momentaneo 0-1; per gli «aquilotti» l’unico tentativo nello specchio è quello di Soleri a metà ripresa dopo un liscio di Vasic, prontamente neutralizzato dal numero 1. Le piccole distrazioni sono indicative di come i rosa non abbiano ancora messo tutto a posto, con qualche errore individuale che fortunatamente non sempre è stato pagato a caro prezzo: contro la Reggiana Gomes aveva salvato sulla linea dopo un errore dei due centrali, mentre contro il Mantova il gol annullato a Galuppini per fallo di mano era nato da un rinvio sbilenco di Lund. Il merito di tale crescita va equamente spartito tra i quattro componenti del reparto. Baniya e Nikolaou stanno progressivamente affinando la loro intesa, coprendosi le spalle a vicenda e leggendo con puntualità i movimenti degli attaccanti avversari; Diakité sulla corsia destra mette corsa e grinta come al solito, con meno falli rispetto al passato, ma la vera svolta è arrivata con lo spostamento a sinistra di Ceccaroni (posizione già ricoperta a Venezia sotto la guida proprio di Dionisi), che dopo aver mostrato qualche difficoltà di troppo da centrale sta migliorando con il passare delle partite anche in fase di spinta. Il cambio di passo nell’attenzione difensiva con il nuovo tecnico è evidente: il Palermo ha concesso più di un gol solo in due occasioni (Pisa e Modena) e in generale sembra aver messo a posto i meccanismi su quelle situazioni in cui nel 2023/24 soffriva più del previsto, soprattutto nelle ripartenze sulle fasce. Contro lo Spezia è arrivata la quinta gara con la porta inviolata, la terza al Barbera su sette partite casalinghe: piccoli segnali di crescita che aiutano a trovare compattezza e concentrazione per risalire la classifica, adesso però serve quella continuità che finora in stagione non c’è stata.