Alla ricerca della zampata vincente, quella che fa la differenza, quella che fa esultare il pubblico e tremare il Barbera o il settore ospiti, in caso di match in trasferta. Il Palermo sta facendo i conti con tutti quelli che sono i problemi da sistemare e le lacune da colmare per tornare dalla sosta per le nazionali con più risposte che domande.
Tra le difficoltà che i rosanero hanno riscontrato in questa prima fase di campionato c’è sicuramente quella di una mancata concretizzazione di alcune occasioni, soprattutto quando il risultato parziale è negativo o quando si cerca di sbloccare un punteggio di parità. La classica zampata in extremis, quella che più volte i rosanero hanno trovato la scorsa stagione portando punti a volte insperati. A dimostrazione del fatto che Brunori e compagni, fino alla fine, provassero in qualche modo a provare a segnare, riuscendoci in diverse occasioni.
Adesso questo è un aspetto che manca ai rosanero, che nei minuti finali di tempo non sono praticamente mai riusciti a essere incisivi in zona gol per portare un risultato dalla loro parte. Solamente in un’occasione, alla terza giornata di campionato, il Palermo ha potuto esultare per una rete siglata nei minuti finali, al 76’, contro la Cremonese: in quell’occasione, la rete di Insigne risultò decisiva a fini del risultato.
Eccezion fatta per la trasferta lombarda, il Palermo non è mai riuscito a trovare la via della rete negli ultimi 15’ o nei tempi di recupero, peculiarità che la scorsa stagione era degli uomini di Corini. La stagione 2023/24, infatti, ha visto nel Palermo come la squadra più prolifica della serie cadetta oltre il 90’. Sono stati ben nove i gol segnati dai rosanero nei minuti di recupero. Impossibile dimenticare la rete di Stulac al 104’, record assoluto in Italia come la marcatura più tardiva in un campionato italiano: era un Palermo-Spezia che valse il 2-2 finale e un boato con protagonisti oltre 29 mila spettatori.
Altra impresa extra-time che firmò il Palermo la scorsa stagione fu quella del match di Santo Stefano giocato proprio contro la Cremonese al Barbera. Stesso protagonista, Stulac, stesso fondamentale, un calcio di punizione diretto, con esito diverso: rete del 3-2 al 97’ e tre punti di vitale importanza contro una diretta concorrente per la Serie A. In generale, furono 33 le reti del Palermo nella seconda frazione sui 62 totali, la maggioranza.
Segno che i secondi tempi dei rosanero erano di tutt’altro tenore rispetto a quello attuale.
Tolta le rete di Insigne a Cremona, infatti, le altre marcature nel finale hanno arrotondato il risultato. Sempre Insigne, contro il Südtirol, segnò la rete del 3-1 Palermo a 8 minuti dal 90’ suggellando una vittoria che già era in tasca. Lo stesso Brunori, che a Castellammare di Stabia su rigore chiuse la contesa contro le «vespe» con il gol del 3-1. Ora bisogna tornare a ruggire fino alla fine: anche i minuti di recupero possono essere decisivi.
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