Terza partita in otto giorni per il Palermo e un pò di turn-over in vista per il tecnico Alessio Dionisi, almeno a giudicare dalle sue parole. Di fronte, domani (3 novembre), il Cittadella, per un nuovo appuntamento casalingo. «Dobbiamo pretendere di più da noi stessi - afferma Dionisi - e l’aria è cambiata, l’atteggiamento è migliorato ma non possiamo sederci su un risultato positivo. Non siamo qua per fare un campionato normale. Nella mia testa c’è un’ipotetica formazione titolare, poi ci sono sempre calciatori che ti sorprendono. Dubbi di formazione? Possono essere tre, quattro».
Il gruppo è in crescita, i rosa aspettano qualche singolo e una maggiore attitudine in fase realizzativa. Il tecnico lo sa, ma è fiducioso. «Ho la fortuna di avere più titolari - sottolinea - il gruppo è di valore, dobbiamo essere bravi a gestire tutti. La fase difensiva è collegata a quella offensiva. Ci stanno mancando un pò di gol ma stiamo creando occasioni, arriverà il momento di finalizzare. Non so come giocherà il Cittadella, credo darà continuità alla gara con la Sampdoria. È la squadra di B più da B. La tecnica non basta a nessun livello, in Serie B lo dimostrano i risultati. Ha un organico che a detta di tutti può sembrare inferiore, ma poi raggiunge sempre il risultato. Ha verticalità, va forte sulle seconde palle, sui contrasti. Non è una partita con risultato scontato, ma non possiamo sottovalutare la partita. Dobbiamo tirare fuori ancor di più da noi stessi. La mentalità del Cittadella si riconosce a prescindere dal sistema di gioco. Noi siamo il Palermo, dobbiamo avere rispetto ma sono gli altri che si devono preoccupare di noi».
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