Cambia l’ossatura, persistono i problemi: la retroguardia del Palermo per il momento non è un cantiere aperto come troppe volte visto nel 2023/24, ma le lacune (tanto dei singoli quanto del reparto) restano evidenti e toccherà a Dionisi sistemarle per evitare i numeri difensivi horror dei suoi predecessori.
Al momento sono appena quattro i palloni raccolti in rete da Desplanches: la media è di un gol incassato a partita, ma a preoccupare sono soprattutto i cali di concentrazione e la lettura errata di determinate situazioni. In tutte le gare giocate finora i rosa hanno concesso qualcosa di troppo: con il Brescia sono crollati dopo un lungo assedio, con il Pisa hanno subito due reti su altrettanti contropiedi (evidente la differenza di velocità e reattività rispetto agli avversari), con la Cremonese hanno tenuto la porta inviolata più per demeriti dei padroni di casa che per meriti propri e con il Cosenza pur concedendo pochissimo sono capitolati in una delle pochissime sortite offensive degli ospiti.
Il denominatore comune di questi gol è l’errore di un singolo, quella «leggerezza da non commettere» di cui ha spesso parlato Dionisi nelle conferenze: al Rigamonti Adorni salta indisturbato tra i centrali, alla Cetilar Arena Nedelcearu è protagonista di un goffo autogol e Peda è posizionato malissimo sulla ripartenza del 2-0, al Barbera Ceccaroni sbaglia il rilancio da cui scaturisce la rimessa laterale decisiva ed è troppo morbido sulla marcatura di Fumagalli. Film già visti troppe volte nella passata stagione, difetti che il tecnico sembrava aver in parte corretto nel precampionato ma che con l’avvio della Serie B sono drammaticamente riemersi: nelle amichevoli e in Coppa Italia ci era voluto un superlativo Gomis per mettere una pezza nelle difficoltà (per lui fantastico bilancio di una sola rete subita in sei partite e mezzo), ma dopo il suo infortunio a Brescia la retroguardia sembra aver perso certezze e non necessariamente per colpa di Desplanches, che ha sostituito il senegalese tra i pali.
Un anno fa dopo quattro gare il Palermo aveva incassato appena un gol, ma nelle successive 34 ne sarebbero arrivati 52: gli infortuni da un lato (tema già riemerso in queste prime uscite) e gli errori banali dall’altro hanno inciso pesantemente sulla casella delle reti subite e in automatico sulla classifica dei rosa.
Dionisi sa che non può permettersi gli stessi numeri, ma per evitare ciò servirà un’attenzione diversa soprattutto nelle gare casalinghe, dove l’anno scorso il Palermo ha concesso almeno due reti in 11 partite su 19: il tutto senza che il tecnico possa contare troppo sugli aiuti del mercato, visto che Nikolaou ha già commesso qualche errore e Pierozzi deve ancora trovare la giusta collocazione. Qualche altro innesto di esperienza sarebbe sicuramente servito.
Nella foto di Tullio Puglia la marcatura troppo lontana di Nikolaou nei confronti Adorni
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