Lutto nel mondo del calcio italiano. È morto a 82 anni Gaetano Salvemini, ex allenatore con un brevissimo passato da attaccante nell’Inter, con cui nel 1968 giocò una sola partita, in Coppa Italia, pareggiata 1-1 in casa del Lecco.
Salvemini aveva allenato anche il Palermo per due stagioni in Serie B, dal 1993 al 1995. Il tratto principale di Salvemini fu la sua pazienza e la capacità di sdrammatizzare ogni situazione. Un vero gentiluomo, si ritrovò nel Palermo di Ferrara e Polizzi, in una squadra con nomi del calibro di Biffi, Mareggini, Favo, Buoncammino e Rizzolo. In teoria una squadra che doveva volare ma che invece arrancava in serie B tanto che venne esonerato alla ventiquattresima giornata, dopo una sconfitta ad Ascoli, per fare spazio a Vitali che portò il Palermo alla salvezza.
Il Palermo lo ha ricordato pubblicando un messaggio sui social: «Il Palermo FC, con il presidente Dario Mirri e tutta la famiglia City Football Group, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Gaetano Salvemini, allenatore rosanero dal 1993 al 1995».
Nato a Molfetta, in provincia di Bari, il 15 gennaio 1942, Salvemini aveva cominciato ad allenare, dal 1978 al 1981, l’Empoli in tre campionati di Serie C1 conclusi al nono, undicesimo e settimo posto; nel 1981 arrivò decimo alla guida della Reggina.
Al debutto in Serie A con l’Empoli, nel 1986-87, seguirono le esperienze più importanti della carriera con le chiamate in Serie B del Bari e del Genoa. Con i primi ottenne la promozione in serie A nella stagione 1988-89, seguita dalla conquista della Mitropa Cup nel 1990 e da due salvezze conquistate nelle stagioni 1989-90 e 1990-91.
Con i grifoni invece fallì la promozione in massima serie nelle stagioni 1995-96 e 1997-98.
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