Un gol decisivo come segnale che il duro lavoro paga: Insigne ha trovato a Parma la seconda marcatura in otto giorni, ma questa è decisamente più importante di quella contro l’Oxford United perché il contesto non era quello di un’amichevole ma il secondo turno di Coppa Italia, che aveva visto il Palermo incappare in due eliminazioni consecutive. Il numero 11 ha deciso la sfida del Tardini regalando al club di viale del Fante il confronto con il «suo» Napoli: una gara che non sarà come le altre né per lui, che affronta la squadra della sua città, né per i rosa, chiamati all’impresa contro i campioni d’Italia 2023. L’ultima rete di Insigne in partite ufficiali risaliva a quasi otto mesi fa: dopo aver aperto le danze nel 3-2 al Pisa, sua miglior prestazione al Palermo, era rimasto impantanato tra difficoltà tattiche e problemi fisici, ma in ritiro è migliorato giorno dopo giorno e tra il Kassam Stadium e il Tardini si è rivisto il giocatore che aveva incantato sia a Benevento sia a Frosinone. «È sempre una bellissima emozione fare gol con questa maglia, soprattutto per il fatto che mi sono sbloccato: spero di farne altri», commenta il numero 11, che poi racconta nel dettaglio lo schema su cui ha lavorato con Diakité per bucare sul primo palo un colpevole Chichizola: «Lo avevamo provato nel corso della rifinitura e ci è riuscito anche in partita. Il portiere mi aveva chiuso lo specchio, l’unico modo in cui avrei potuto fare gol era tirare come poi ho effettivamente fatto». La rete vale tanto a livello sia di squadra, perché regala ai rosa il passaggio del turno contro un avversario di categoria superiore, sia per lui che, al di là del riscatto rispetto a una prima stagione a Palermo non andata secondo le aspettative, a Parma era rimasto un solo anno per poi essere ceduto al Benevento dopo la promozione in massima serie: guardando alla prestazione complessiva, Insigne sottolinea come «abbiamo un ottimo atteggiamento, che ci ha permesso di fare bene con e senza la palla al piede contro un’ottima squadra, forte e organizzata. Vincere aiuta a vincere, ma è ancora l’inizio: dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, poi a maggio vediamo cosa succederà». La mente del numero 11 si rivolge poi su un doppio binario: uno più lontano, legato all’incrocio con la squadra della sua città (appuntamento a fine settembre), e uno più vicino, legato all’impegno di Brescia alla prima di campionato. «Da napoletano e tifoso del Napoli ci tengo fortemente a quella partita, spero di fare bene – commenta – sappiamo quello che ci aspetta venerdì: lavoriamo al meglio per affrontare una buona squadra». A Parma Insigne e compagni sono riusciti a dare continuità agli ottimi segnali manifestati durante il ritiro, ma per dimostrare di meritare la promozione non basta battere una volta avversari di categoria superiore bensì affermarsi in Serie B con prove di forza e organizzazione in tutti i reparti: appuntamento a venerdì allora, con l’auspicio di rivedere un Palermo efficace come quello del Tardini. Nella foto di Tullio Puglia Insigne e Nikolaou