Il Palermo, nell'amichevole giocata e vinta contro il Monza (1-0, rete di Di Francesco all'8 del primo tempo) ha schierato nel finale anche i nuovi arrivati. Nikolaou ha giocato per una ventina minuti, entrando in campo al posto di Graves, schierato nell'untici titolare accanto a Lucioni. Un po' meno, un quarto d'ora circa, ha giocato Henry, subentrato al posto di Brunori, testato dall'allenatore Dionisi per più di tre quarti di gara. Il centravanti ha risposto bene, ha duettato con Ranocchia, ha calciato bene una punizione, neutralizzata da un ottimo intervento di Sorrentino.
L'allenatore, come non ha fatto drammi in occasione della precedente sconfitta, adesso non si entusiasma più di tanto. «Noi abbiamo iniziato prima a lavorare, rispetto al Monza siamo un po' più avanti nella preparazione. Contro la squadra svizzera è andata esattamente al contrario», è il primo commento di Dionisi. Ma non è solo questione di numero di allenamenti effettuati. «La differenza - spiega il tecnico - è stata anche ciò che siamo riusciti a fare nella fase difensiva, e di questo sono molto contento, fermo restando è più facile stare attenti con una squadra più forte, che rispettiamo, di categoria superiore. Ora bisognerà continuare così nelle prossime prove e poi in campionato». Un campionato che il Palermo vuole vincere, per tornare in Serie A. «Vuole, ma non deve vincere», precisa Dionisi: «Se hai il dovere di fare una cosa, non la ottieni. Se la vuoi, vai oltre i tuoi mezzi. Prima di tutto dobbiamo essere una squadra e poi vedremo dove arriveremo. È ancora presto per dirlo. Questo gruppo in questi anni ha già ottenuto risultati buoni. Ora dobbiamo cercare di migliorare». E per riuscirvi, forse servirà qualche rinforzo. «Il mercato - conclude l'allenatore rosanero - è stato fatto in parte, per alzare il livello competitivo all'interno manca qualcosa. Abbiamo già una squadra che può disputare il campionato, ma dobbiamo essere consapevoli che alzare il livello competitivo serve anche a tirare fuori il meglio da ogni singolo giocatore».
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