Che nella terza annata del City Football Group a Palermo sarebbe partito un nuovo corso era chiaro già la mattina seguente all’eliminazione ai play-off per mano del Venezia, ma i segnali aumentano di giorno in giorno. Il messaggio è stato chiaro fin da subito: tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile e se sarà necessario sacrificare qualche pilastro delle annate precedenti si andrà fino in fondo. L’organico a disposizione di Dionisi è già imponente sul piano numerico: bisogna snellire e bisogna farlo in fretta, perché per l’ufficialità dei primi colpi in entrata dell’era De Sanctis siamo davvero agli sgoccioli. Contestualmente, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare alcuni addii e non si tratta certo di nomi banali: Soleri andrà allo Spezia nell’ambito dell’affare Nikolaou, Pigliacelli cercherà la miglior soluzione possibile per passare dal ruolo di terzo portiere in rosanero (cui si troverebbe momentaneamente relegato con l’arrivo di Gomis) a quello di primo in un’altra realtà. Si tratta di due giocatori che nell’annata appena conclusa hanno disputato rispettivamente 32 e 37 partite tra campionato e play-off, ma il loro apporto alla causa del Palermo non può essere spiegato solo con le presenze stagionali: Soleri è uno dei principali protagonisti della promozione in B del 2022, Pigliacelli il portiere su cui Rinaudo aveva deciso di puntare dopo il ritorno tra i cadetti. Finora il Palermo aveva ceduto appena due giocatori con un ruolo di primo piano in organico: Saric all’Antalyaspor ad agosto 2023 e Mateju allo Spezia a gennaio 2024. Il resto erano state tutte operazioni di secondo piano, riguardanti elementi che in rosanero avevano avuto poco spazio o per i quali l’ipotesi della riconferma dal prestito era stata bocciata: tale linea è stata confermata nelle ultime settimane, ma rispetto all’estate scorsa il rinnovamento del gruppo squadra sarà molto più profondo. Raggiungere quei risultati che negli ultimi due anni non sono stati centrati passa dunque da un taglio netto con il passato e con quei giocatori che non hanno convinto fino in fondo: Soleri e Pigliacelli rientrano tra questi, con la dirigenza rosanero che ha ritenuto necessario un cambio di passo tanto in attacco quanto in porta. Il numero 27 non ha mai fatto mancare volontà, corsa e cuore, ma 10 gol in 24 mesi sono davvero pochi per ambire a un ruolo primario in una realtà che punta alla promozione diretta; l’estremo difensore paga invece la presenza di un concorrente in rampa di lancio come Desplanches e alcuni difetti tra i pali soprattutto nelle conclusioni da fuori area, vero tallone d’Achille del Palermo 2023/24 anche per un approccio sbagliato di chi avrebbe dovuto contrastare il tiratore. Entrambi saranno sostituiti da profili che possano alzare il livello. Pigliacelli è già stato rimpiazzato con Gomis (ufficialità possibile già oggi), che entrerà in competizione con Despalnches dopo un’annata senza gloria al Lorient; molto più impervia la strada per sostituire una punta di peso come Soleri, il cui apporto dalla panchina ha pochi eguali in Serie B mentre le difficoltà da titolare sono decisamente maggiori. A prendere la direzione di La Spezia insieme a lui ci sarà Aurelio, che però si trasferirà con la formula del prestito e viene da una stagione piuttosto tribolata sia per gli infortuni che per un paio di errori significativi: nel 2024 ha giocato appena undici partite per un totale di 366’, troppo poco per ritagliarsi un ruolo di primo piano nel Palermo che verrà e che punta a vette finora inesplorate.