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Palermo, i rimpianti di Rinaudo: «Il mio sogno era portare la squadra in Serie A, non sono il primo a pagare per tutti»

Parla l'ormai ex direttore sportivo rosanero: «La B è un campionato molto impegnativo, si è alzata l'asticella»

L’ex direttore sportivo del Palermo Leandro Rinaudo ha parlato del suo addio al club rosanero nel corso di una conferenza stampa «Non sono il primo e non sarò l’ultimo a pagare per tutti, questo è il calcio. A marzo comunque avevo già capito tutto, voglio guardare però il bicchiere mezzo pieno. Questa esperienza mi ha dato la possibilità di aggiornarmi e capire tante dinamiche. Se i dirigenti hanno fatto questa scelta la accetto con la massima serenità».

Rinaudo ha parlato poi del rammarico per non essere riuscito a realizzare il suo sogno, che era quello di riportare il Palermo in serie A. «Il primo anno l’obiettivo era la salvezza e siamo arrivati ottavi, l’anno scorso si è alzata l’asticella e siamo partiti bene, poi abbiamo avuto degli alti e bassi ma la B è un campionato molto impegnativo e l’obiettivo era quello di essere competitivi: siamo arrivati alla semifinale playoff. Ho supportato sia Corini che Mignani quando sedevano sulla panchina del Palermo erano il bene della squadra e dunque meritavano il mio appoggio. Stare a Palermo è meraviglioso, nessuno parli di pressione; giocare davanti a trentamila persone è il massimo". Rinaudo ha poi parlato dei suoi rimpianti di mercato: «Avrei voluto prendere Coda e a gennaio Verde dello Spezia lo avrei voluto, poteva esaltarsi da noi».

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