Alla ripresa dei lavori mancano circa tre settimane, ma in casa Palermo si sta delineando in modo sempre più chiaro chi sarà parte integrante dell'organico 2024/25 e chi invece dovrebbe proseguire la carriera altrove. Dei sei giocatori arrivati in prestito la scorsa estate non è rimasto nessuno (l'ultima scadenza per i riscatti era il 14 giugno), mentre i sette ceduti a titolo temporaneo sono tutti rientrati alla base ma in pochi hanno la possibilità di rimanere. Complessivamente sono in quindici ad andare verso la permanenza o comunque a non essere inseriti prima del tempo al centro di eventuali trattative di mercato; altri dodici, per scelta personale o della società, vanno invece verso la cessione e alcuni di loro (soprattutto tra i prestiti che rientrano) potrebbero anche non figurare nell'elenco dei convocati per il ritiro di Livigno; De Sanctis sarà chiamato a effettuare almeno due acquisti per reparto, porta compresa, al fine di rinforzare sia l'undici titolare che la panchina. Tra i pali ha già salutato Kanuric, mentre Pigliacelli lascerà anche in caso di partenza per Livigno con i compagni: il secondo portiere arriverà certamente dal mercato, mentre per il terzo non è da escludere che venga promosso Nespola dalla Primavera, come avvenuto con Grotta nel 2022/23. La difesa ha perso Marconi per fine contratto ma ha guadagnato Peda, che dopo un anno in prestito alla Spal avrà modo di giocarsi le proprie carte in rosanero; per Devetak, anche lui rientrato a Palermo dopo un anno a titolo temporaneo, si cercherà invece una nuova sistemazione, con il rischio per lui di restare escluso dalla lista in caso di permanenza. Al passo d'addio anche Buttaro e Aurelio: il nuovo direttore sportivo sarà dunque chiamato a trovare un terzino per ciascuna fascia, ma anche al centro della difesa potrebbe cambiare qualcosa, qualora uscisse uno tra Lucioni (solo di fronte a eventuali proposte biennali), Nedelcearu e Graves. A centrocampo tiene banco principalmente il rinnovo di Segre, che potrebbe condizionare tutte le strategie di mercato: una sua uscita comporterebbe infatti l'innesto di un titolarissimo. Henderson e Coulibaly sono rientrati rispettivamente a Empoli e Salernitana, mentre Stulac è nell'elenco dei cedibili, ma ha un ingaggio alto per i parametri della Serie B. Ranocchia sarà uno dei perni del futuro, così come Vasic, che però sarà chiamato ad alzare il livello dopo un primo anno deludente; per Gomes tutto dipenderà dalle offerte che arriveranno in viale del Fante, mentre Saric (nella foto) verrà valutato in ritiro, così come Damiani (che però ha meno possibilità di permanenza rispetto al compagno). Speranze al lumicino per Broh, che può seguire i rosa in ritiro, ma quasi certamente non farà parte dell'organico 2024/25. In attacco sarà rivoluzione: Mancuso e Traorè sono già tornati a Monza e Milan, mentre Brunori e Soleri hanno numerose pretendenti e De Sanctis troverà per loro la sistemazione che possa garantire il miglior introito al club. Sostituirli non sarà né breve né semplice: la soluzione definitiva potrebbe arrivare anche a ritiro già iniziato se non addirittura ad agosto. Da valutare anche la posizione di Insigne: la cessione non è una priorità, ma ogni offerta verrà presa in considerazione. Di Mariano e Di Francesco vanno invece verso la conferma nella nuova stagione, anche per mantenere punti di riferimento e di continuità con il passato; Corona seguirà i compagni a Livigno ma dovrebbe nuovamente andare in prestito o essere utilizzato come pedina di scambio, mentre l'avventura di Fella (rientrato dal Latina) con il Palermo è ai titoli di coda.